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Visualizzazione dei post da dicembre, 2021

La generazione Z di Giorgia Re

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 Oggi voglio parlarvi della nostra generazione, ovvero la generazione Z, nome molto frequente nei discorsi degli adulti. Purtroppo al giorno d’oggi ci sono dei canoni di bellezza, che molti dei ragazzi fanno di tutto per rispettare, altri no. Capelli biondi, occhi azzurri o  verdi, naso alla francese, vitino da vespa. Devi avere queste caratteristiche per essere perfetta, altrimenti non vieni accettata del tutto o vieni considerata brutta e poi vieni insultata. Un'altra caratteristica è il colore della pelle. "Per essere perfetta, bisogna avere la pelle bianca" ho sentito dire una volta ad una mia coetanea, a quanto pare razzista. Le ho chiesto il perchè di tale affermazione e lei, facendo una pausa di riflessione, puntando a terra con lo sguardo, ha risposto: "Boh, così". Sono rimasta sbigottita. Pensavo almeno ci fosse una motivazione, ma a quanto pare non è così. Che dire... qui la vera causa è la mentalità delle persone, la superficialità, ma andiamo avanti.

"Un incontro casuale" di Alice Incorvaia e Giulia De Marco

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 Era un tardo pomeriggio d'inverno e stavo passeggiando con mio nonno per il corso principale di Licata. Gli stavo raccontando della conferenza su Rosario Livatino a cui avevo assistito proprio quella mattina al Liceo Linares, quando improvvisamente si è presentato davanti a me un anziano signore, mi ha dato subito l'impressione di un uomo deciso e sicuro di sé, si è intromesso nella discussione su Livatino e quando mi ha detto che lui era stato amico del famoso giudice sono rimasta a bocca aperta! Non potevo crederci! Che coincidenza incredibile! Da giorni non facevamo altro che parlare a scuola del giudice Livatino e ora si materializzava proprio davanti ai miei occhi un suo vecchio amico! Così, su suggerimento delle mie prof, martedì pomeriggio io e la mia amica Giulia, accompagnate da mio nonno, siamo andate ad "intervistare" il signor Angelo Ballacchino. Ecco il ritratto che è venuto fuori dalle nostre domande. Livatino era detto "il giudice ragazzino"