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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

"Il cambiamento climatico" di Serena Crimenti (classe I E)

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Le principali cause del cambiamento climatico sono: la deforestazione, le fabbriche di energia che usano spesso i combustibili fossili come il carbone , e l'uso dei trasporti inquinanti come: macchine, moto, camion e tanti altri.  Molte volte sentiamo nei telegiornali parlare di scioglimento  dei ghiacci, però non tutti sanno che se si sciogliessero, provocherebbero l'innalzamento delle acque, e le isole come la Sicilia, verrebbero  sommerse, e provocherebbero pure disastri come i terremoti o gli tzunami. E per questo dovremmo impegnarci tutti quanti  (nessuno escluso) nel nostro piccolo a fare la differenza e cercare di diminuire  il riscaldamento globale seguendo queste semplici regole: • potremmo cercare di diminuire l'uso di macchine, moto e limitarci alle bici oppure camminare  •potremmo piantare delle piante e salvaguardare le foreste  •non inquinare gli oceani, soprattutto con la plastica perché i pesci potrebbero inghiottirla pensando che possa essere del cibo •inve

"Quando Hitler rubò il coniglio rosa" di Gaetano Cellura (classe IID)

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È da un paio di giorni che siamo chiusi in casa, a causa di un incendio avvenuto in una discarica della nostra città, che ha provocato una nube di fumo tossico, nocivo per noi cittadini. In questi giorni, però, ricorre una data molto importante, il 27 Gennaio, ormai da molto tempo celebrata in tutto il mondo come “la Giornata della Memoria”.La storia di questo avvenimento ci riporta indietro nel tempo esattamente al 27 Gennaio 1945, quando al termine della seconda guerra mondiale, i cancelli di Auschwitz furono abbattuti. Quel giorno, col passare del tempo, assunse un significato simbolico: la fine dello sterminio degli ebrei per mano nazista. In occasione di questo evento, la nostra prof di italiano ci ha consigliato di vedere un film, trasmesso mercoledì 24 Gennaio su Rai Uno intitolato:” Quando Hitler rubò il coniglio rosa”. Il film racconta la storia di Anna, una bambina di 9 anni e suo fratello Max di anni 12, ebrei benestanti costretti a fuggire con la famiglia in Svizzera nel mo

"VENTISETTE GENNAIO" di Emanuele Mulè (classe IE)

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 Spesso penso che il 27 gennaio sia una giornata assai triste perché si ricorda un periodo terribile della storia: molte famiglie felici e spensierate  furono private della propria vita. Le truppe tedesche infatti  entrarono dentro le case dei poveri ebrei. Li misero dentro un treno  e li trattarono "come degli animali" . Gli ebrei erano ignari di quello che poteva succedere, così arrivarono nella città  polacca di Auschwitz, all'entrata  di questo grande campo  c'era scritto "il lavoro rende liberi". Loro si infilarono in fila indiana ,entrarono in una stanza dalle pareti nere. Un comandante rasò loro i capelli   e gli diede un pigiama a righe  e poi avevano un numero tatuato nel braccio sinistro. I deportati mangiavano pane e zuppa con cavoli o altre verdure. Anche i bambini passarono un periodo molto triste  e vivevano esperienze molto dure, anche perché erano lontani dai loro genitori. Le truppe tedesche mettevano gli ebrei dentro  i forni crematori, le

"L'URLO DEL SILENZIO" di Sofia Giannone (classe IIIE)

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  Giorno 23 gennaio, noi ragazzi delle classi terze della secondaria siamo andati, accompagnati dai nostri professori, al teatro Metropolitan di Catania per vedere il Musical “L’Urlo del silenzio”, in vista della “Giornata della Memoria” in ricordo del genocidio degli ebrei. Lo spettacolo, messo in scena da un cast d’eccellenza di attori, cantanti e ballerini, è stato molto toccante e originale; l’autrice Lilia Romeo che ha curato anche la regia è stata molto brava perché ha usato tutte le possibilità espressive che solo il teatro poteva offrire: lo scenario, cioè la visualizzazione dei luoghi infernali, le pantomime dei deportati disumanizzati, il gioco delle luci, i dati auditivi e corali come i rumori, le urla, gli insulti, l’infernale confusione delle parole, tutti elementi scenici capaci di ampliarne la violenza e la forza universale. Un’universalità trasmessa anche attraverso la presenza di un coro destinato a rivolgersi allo spettatore che, mentre assiste alla tragedia che si

"USO E ABUSO: QUANDO LA TECNOLOGIA PUO' ACCORCIARE LE DISTANZE" di Flavio e Chloe Pandolfi (classi IID e IE)

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Molto spesso ci capita di confrontarci con gli adulti sull’abuso che noi ragazzi facciamo della tecnologia. Ebbene questa ci ha salvato per la seconda volta dalla solitudine in questi terribili giorni.  Da Sabato 20 Licata sta affrontando un brutto momento, siamo chiusi in casa senza poter aprire nemmeno le finestre, dato il disastro ambientale e non solo che è stato perpetrato nella nostra città. È brutto rivivere a distanza di anni l’essere di nuovo costretti a stare a casa, ed al contrario del covid dove potevi uscire per prendere una boccata d’aria e si dovevano evitate i luoghi chiusi, adesso è proprio lo stare all’aria aperta che fa male. Ma per fortuna abbiamo gli ausili tecnologici che ci permettono di poter stare in contatto con i nostri compagni, i prof,  di sentirci vicini anche se distanti con le persone con le quali condividiamo la nostra giornata nella normalità, di annoiarci il meno possibile stando a casa, perché una giornata è dura da passare quando si è costretti per

"IL CANE CHE SI MORDE LA CODA" di Camilla Bonfiglio (classe IID)

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 L'uomo nel corso della sua storia si è sempre dimostrato curioso e sognatore , con voglia di imparare e mettere in pratica, con forza di spirito e dedizione per affrontare le avversità. Poi c'è la natura, il nostro habitat. A contatto con essa abbiamo imparato a rispettarla e ascoltarla, ma soprattutto ad adattarci. Eravamo dipendenti dalla natura, ,a ben presto questa fase è finita e d è stata stravolta dall'uomo, così da passare a sfruttare e dominare la nostra terra. Così con la bramosia di fare nuove scoperte e aprire nuovi orizzonti siamo arrivati a un punto più che critico e, a malincuore, credo che tra qualche anno diventerà un punto di non ritorno. Così già dai primi usi di sostanze tossiche, nocive è iniziata una vera e propria catena; come il domino, tassello dopo tassello che cade giù. Sino ad oggi! Al TG c'è sempre un servizio che parla dei disastri ambientali e dell'inquinamento causati dall

"INFERNO A LICATA" di Giuseppe Vecchio (03-06-11 classe IID)

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  Che disastro, ahimè! C’è l’inferno a Licata! Nella nostra bella città, dopo l’ennesimo episodio, di origini incerte, di mezzi di trasporto bruciati durante la notte, da qualche giorno, purtroppo, c’è anche una nube di diossina, causata da un incendio doloso di una discarica della ditta Omnia. Il vasto incendio si è verificato nella serata di sabato scorso, lungo la strada statale 115, in contrada Piano Bugiades. Sul posto, lanciato l’allarme, sono intervenute ben sei squadre di Vigili del Fuoco: quattro dal locale distaccamento e due dal Comando provinciale di Agrigento. Presente anche la polizia di Stato che si è occupata di regolare il traffico in entrata e in uscita. Una densa nube tossica si è alzata in cielo e la Protezione civile ha diffuso questo messaggio: “Invitiamo a tenere chiuse le imposte, a raccogliere eventuali panni stesi all’esterno in attesa dello spegnimento delle fiamme e a indossare le mascherine”. Le squadre dei vigili del fuoco stanno continuando a lavorare per

Lettera di un cane offeso alla sua padrona

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                                                                                                                di Isabella Lauria (classe II A) Licata, 17 gennaio 2024   Egregia signorina Lauria, scrivo per informarla circa le problematiche emerse ultimamente a casa sua. Preciso in primis che non me la prendo con la sua persona. Cercherò di spiegare pazientemente i fatti. Non so se ha presente, ma negli ultimi giorni pare che insieme alla sua sorellina abbia deciso di mettermi a dura prova. Mi riferisco alla dieta forzata. Capisco di essermi appesantita dopo queste vacanze, ma non penso sia necessario intervenire in modo così drastico sul mio fisico da mare. Lo ammetto: ho rubato un paio di fettine di pollo, pasta, biscotti e qualche briciola di pandoro. Che sarà mai? Ebbene, ho messo su 2 o 3 chilogrammi, ma sono perfetta così! Invito entrambe, pertanto, ad aumentare la porzione di croccantini ad ogni pasto o sarò costretta ad organizzarmi come meglio credo: potrei non usare corr

"Nell'Ade come Ulisse" di Viola Profeta (classe IE)

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  Se avessi l’opportunità di scendere nell’Ade, cercherei subito due persone: mia nonna e la piccola Miryam. Non me ne andrei da lì senza lasciar loro l’ultimo saluto, cosa che non ho potuto fare quegli ultimi giorni. Sarei veramente felice di rincontrarle, senza dolori e in pace assoluta. Secondo me, ovunque siano, si saranno incontrate almeno una volta; credo anche per mezzo di Miryam, che era una grandissima chiacchierona! Aveva una grande intelligenza, tant’è che grazie a lei scoprii che il doppio di 9 non è 16, come pensavo da piccolina. Mi ha toccato molto la sua storia, beh in effetti è suggestiva anche non conoscendola di persona, ma per me lo è stato ancora di più, in quanto la maestra un giorno mi ha detto di spostare tutte le mie cose per metterle accanto a lei. La osservavo sempre, ogni singolo giorno, pensando che forza che deve avere una bambina di 8/9 anni che convive con una brutta malattia. Non scorderò mai tutte le sue parole, la sua voce, i suoi consigli, tutti i m

"PRIMO CAMPO DA GUIDA" di Carla Vittoria Amato (classe IID)

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  Da poco sono passata in reparto, e dopo sei anni da lupetta, direi che ci sta! Ma non avevo mai fatto un campo dove i capi reparto non ti lavano le posate o la tazza per la colazione. Non avevo mai fatto un campo dove devi fare cinquanta metri a piedi, in salita con pioggia e grandine sui ciottoli e con lo zaino da campo e lo stuoino pieno zeppo d'acqua, che appesantisce ancora di più il tutto. Per tre giorni ci siamo dovuti separare dai nostri amati telefoni, ma ne è stravalsa la pena, lo farei altre mille volte perchè mi sono divertita un sacco!!! Il primo giorno siamo rimasti nel convento dove alloggiavamo a fare attività al chiuso, come ad esempio esercitarci sul codice mors, finchè non abbiamo trovato una chitarra buttata per terra in uno stanzino, era tutta impolverata e scordata, ma con l'aiuto dei capi siamo riusciti a farla tornare come nuova... più o meno. Una volta sistemata la chitarra ci siamo messi a suonare e cantare canzoni scout come: Danza la Vita, Un Sogn