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Visualizzazione dei post da febbraio, 2023

"Carnevale Anni 70" di Flavio Pandolfi (classe I D)

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 Si è appena conclusa la settimana della festività del Carnevale che devo dire è stata davvero divertente.  Con la scuola quest’anno finalmente siamo riusciti a divertirci dopo due anni di limitazioni a causa del covid, in cui non si è festeggiato il Carnevale perché indossavamo altre maschere! Il lunedì abbiamo partecipato insieme alle altre scuole di Licata alla sfilata cittadina organizzata dal Comune. Il tema scelto dal mio istituto è stato Gli anni 70. Ognuno di noi si è mascherato da qualche personaggio che rappresentava quel periodo, quindi pantaloni a zampa di elefante, camicie coloratissime, occhiali colorati. Alcune classi hanno improvvisato una manifestazione contro la guerra, prendendo spunto dai motti degli Anni 70 come "mettete fiori nei vostri cannoni" o "Peace and love". Si sono vestiti infatti da soldati, ma sulla mimetica avevano il simbolo della pace. Il martedì invece è stata organizzata una festa nella palestra del Plesso Greco, per condividere

"Il mio fine settimana sull'Etna" di Giuseppe Cannizzaro (classe ID)

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  Il fine settimana dell’11 febbraio io, i miei genitori, mio fratello e degli amici di mio papà siamo andati a fare un fine settimana in montagna sull’Etna.  Il programma prevedeva: per il sabato di andare sulla neve e la domenica visitare dei siti archeologici.  Ero molto felice dell’esperienza sulla neve, perché non ci andavo da molto tempo ma meno affascinato dalle visite ai siti archeologici. La mattina del sabato mi sono svegliato presto per partire, dopo più di due ore di strada in prossimità del sito di destinazione, ci hanno detto che le strade erano bloccate per il mal tempo dei giorni precedenti.  Quando ci hanno detto che la strada per andare al rifugio di montagna sulla neve era bloccata ci sono rimasto molto male, ma poi ci siamo organizzati per andare in un altro posto alternativo, dove oltre alla neve c’era anche un’area   pic nic. Dopo tanta attesa, finalmente, sono riuscito a tirare una palla di neve a mio fratello, ma lui ha ricambiato mettendomi la neve dentro il

"Gatto nero" di Davide Bona (classe I D)

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 Miao, oggi vi parlerò delle creature che spesso ci ospitano nella propria casa! Da gattino abbandonato posso dire che li voglio tanto bene o meglio alcuni, perché per altri sono il cosiddetto "gatto della sfortuna". Questa cosa del mio colore nero ha i suoi pregi e i suoi difetti: il colore del mio pelo si può paragonare agli umani di colore, infatti, vedo molto spesso questi strani umani di pelle scura e mi rispecchio molto in loro, mi sento vicino a loro, così mi struscio tra le loro gambe e a volte, sottolineo "a volte", la loro reazione è positiva. Uno dei più grandi pregi di essere un gatto nero è che, appena una di quelle cose a quattro ruote con delle poltrone comode comode viene verso di me, l'umano che la guida si ferma o addirittura cambia velocemente strada! Proprio così, il mio pelo fa da pass, e non corro il rischio di essere investito.  Alcuni umani si sono presi cura di me da quando sono stato abbandonato. Sono tre creature, credo una famiglia, e

"Ve lo racconto io il mito" di Camilla Bonfiglio (classe ID)

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Un paio di mesi fa la mia professoressa di italiano, entrando in classe, ci ha parlato di un concorso. Il titolo era :”Ve lo racconto io il mito…”. Lo ha spiegato un po' per farci capire esattamente di cosa si trattasse. Non vi nego che a me l’idea è piaciuta subito. Pensare di poter parlare di un mito classico e attualizzarlo in chiave moderna era proprio una bella pista lavorativa. Una bella sfida culturale. E a me piacciono le sfide! Arrivata a   casa,   ho iniziato subito   a metterci mano. Ho cominciato leggendo vari miti e focalizzandomi sull’importanza del loro significato e sul messaggio che contenevano. Mi piacciono i miti. Poi mi sono data alle ricerche. Certo, a ben vedere, il lavoro non era semplice da sviluppare. Va bene il mito di Aracne, ma come potevo   contestualizzarlo in chiave moderna? Quante volte ho letto e riletto, per capire come dovevo muovermi. Tempo fa, per un mio compleanno, una mia amica mi aveva regalato un libro di favole della buona notte che par

Buon San Valentino

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                                                di Salvatore Zarbo, classe I A Oggi è la festa degli innamorati e vorrei dirvi quanto potremmo essere fortunati se collaborassimo l’uno con l’altro se non litigassimo affatto se fossimo fiori pronti a sbocciare e come gli innamorati provassimo ad amare. Purtroppo nel mondo manca l’amore, manca la voglia di nutrire il cuore. Manca ogni volta che si offende qualcuno che si odia, si uccide e non si ama nessuno. Per questo oggi spero che Cupido con le sue frecce colpisca affinché nel mondo l’odio finisca. E con la speranza che lo si getti nel cestino, auguro a tutti un buon San Valentino.

Disegnate col cuore

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  di Karola Piccionello, classe I A   Da quando ero piccola ho una passione che non ho mai abbandonato: il disegno. Per me è un modo per rappresentare su un foglio o dove capita le mie emozioni e le sensazioni che provo in un determinato momento. Anche Samuel, protagonista di “Mandolin rock”, è riuscito ad esprimersi e a superare momenti difficili grazie alla sua grande passione: la sua amata chitarra elettrica. È proprio questo che è il disegno per me: un mezzo per comunicare grazie alle immagini senza parlare o scrivere. E non importa che ciò che realizzi sia un’opera d’arte o uno scarabocchio, ma che riesca ad esprimere ciò che provi nel momento in cui lo disegni e che per questo acquisti un particolare significato. Disegnare è facile. Almeno lo è per me! Servono solo una matita e una gomma. Non ascoltate chi vi dice che per disegnare qualcosa di decente servano tutte le matite possibili e immaginabili. Ogni disegno è bello, se l’hai fatto divertendoti. Secondo me, la bravura non

Pezzi di cielo

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  di Nicolò Corvitto, classe I A Accanto a me ho un compagno speciale tutto di lui ho imparato ad amare: occhi profondi colore del mare,   come tocco di velluto ti sanno accarezzare   e soffio di vento è il suo silenzio che ti rapisce in ogni momento. Siamo diversi ma entrambi belli: gemme preziose da incastonare pezzi di cielo da colorare.

"IL MIO IDOLO A SANREMO" di Giulia Pregadio (classe III D)

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Conoscete Paola Egonu? E' la pallavolista più forte del mondo, italiana di origini africane, alta un metro e novantatré, dal fisico statuario, molto sicura di sé, la soluzione a tutti i problemi in campo!   E’ il mio idolo per tutto il coraggio che dimostra e la sicurezza che trasmette in campo e non solo. Da bambina non amava lo sport, un po' come me, ma solo perché non ne aveva mai praticato uno, così il padre, stanco di vederla sempre con gli occhi sulla Tv, ispirato dal cartone Mila e Shiro, le fece provare la pallavolo e da lì il cuore di Paola e la palla diventarono una cosa sola. Paola ha sofferto molto per questioni legate al razzismo a causa degli insulti ricevuti tramite i social sul colore della sua pelle; lei ha dichiarato di non essere sicura di volere un figlio, perché ha paura dei fenomeni di razzismo diffusi in tutto il mondo, e sostiene che se dovesse avere un figlio di pelle scura o mista lui non si sentirebbe mai a casa.  Egonu ama la pallavolo in mod

LA TV CHE DISEDUCA

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  di Manfredi Platamone, classe I A La prima serata del Festival di Sanremo 2023 verrà ricordata per sempre. Non succederà, però, per le quattordici canzoni eseguite né per la presenza del Presidente Mattarella tra il pubblico né per la co-conduzione di Chiara Ferragni né per il fatto che si sia parlato di Costituzione o di violenza sulle donne. L’immagine, che rimarrà indelebile, sarà la sfuriata di Blanco, che ha devastato il palco dell’Ariston redendolo come Roma dopo il saccheggio dei Visigoti e che conclude dicendo: ”Mi sono divertito comunque” e abbandona il teatro tra i fischi del pubblico, lasciando Amadeus a giustificarlo in mondovisione e Morandi a ripulire con la scopa. L’opinione pubblica è divisa in due: c’è chi pensa che Blanco sia un ragazzo maleducato e senza regole, incapace di controllarsi e chi sostiene che sia stata tutta una messinscena per impressionare il pubblico. In ogni caso il gesto di Blanco va sicuramente disapprovato, soprattutto perché trasmesso da canale

"La Costituzione "canta" a Sanremo" di Giuseppe Vecchio (classe ID)

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  Febbraio è il mese del Carnevale, ma anche di Sanremo, cioè del Festival della canzone italiana che si svolge ogni anno in questa città della Liguria, presso il Teatro Ariston, a partire dal 1951. E’ una manifestazione molto importante e viene seguita all'estero in  diretta  sia  televisiva sia  radiofonica . Non vi dovete stupire se la conosco anche se ho solo 11 anni! Quando ero più piccolo ero costretto da mia mamma e da mia nonna a vederla, ma da qualche anno mi sono davvero appassionato perché tra i cantanti ci sono molti giovani che mi piacciono. Quest’anno mi ha subito colpito la prima serata perché si è aperta con un momento di grande commozione con il   minuto di silenzio per le vittime del terremoto in Turchia e Siria . Subito dopo il cantante e presentatore Gianni Morandi ha invitato tutto i presenti a intonare con lui l'inno di Mameli, in onore della presenza in sala del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella , seduto con la figlia Laura in uno d

"Finalmente il Carnevale!" di Cristel Di Paola (classe ID)

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 Si avvicina una festa molto attesa da me: "il Carnevale . La parola Carnevale proviene dal latino "carnem levare" cioè togliere la carne, infatti nel giorno chiamato martedì grasso si mangiava un' abbondante quantità di cibo (tranne la carne) per prepararsi alla Quaresima. Si narra che nell'antichità in Grecia durante le feste dionisiache e a Roma durante i Saturnali ci si travestiva per gioco, per far sparire per un giorno le differenze sociali.  In Italia è famoso il Carnevale di Venezia. Viene festeggiato con maschere originali e uniche nel loro genere, per esempio Arlecchino, Pantalone e Colombina. Poi c'è il Carnevale di Viareggio, la "città dei carri". La storia di questi carri narra che i borghesi fecero protesta per le tasse che erano costretti a pagare  e per non farsi riconoscere si mascheravano, così  nasce l'idea dei carri: prima di legno e poi con il passare del tempo animati. La maschera più famosa di Viareggio è quella di Burlama

"C'erano una volta i fiori di Sanremo!" di Alba Damanti (Classe IIID)

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Ieri al teatro Ariston durante la 73esima edizione del festival di Sanremo è intervenuto come ospite   Blanco, un ragazzo di soli 19 anni con molti successi alle spalle, ma soprattutto con una spiccata personalità,   ospitato per cantare e promuovere la sua nuova canzone. Nel bel mezzo dell’esibizione Blanco si è accorto che il suo microfono in cuffia non funzionava e anziché farlo subito presente ha cominciato a prendere a calci l’enorme composizione di rose sul palco e a devastare tutta la scenografia ricca di fiori dell’Ariston, attirandosi così fischi e insulti dal pubblico non molto contento dell’accaduto. Amadeus, ovvero il conduttore del festival, ha cercato di gestire la situazione proteggendo il ragazzo nonostante   avesse torto, Blanco   d’altro canto sembrava disorientato e non riusciva a dare una motivazione sensata per il suo gesto. Questo evento ha scatenato il delirio tra giornali e web, c’è chi ha condannato il fatto e si è detto offeso dal comportamento irriver

La terra trema

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di Giulia e Isabella Lauria, classe I A Accendo la Tv   l’angoscia sale su: la terra trema ancora la natura si rivolta ora. Turchia e Siria, che apocalisse! Lì la gente ora è triste, piange più di cinquemila morti. Quanti dalle macerie saranno risorti? Oggi un bimbo è miracolosamente nato. Il cordone ombelicale è stato tagliato. La madre non ha visto nulla perché sotto le macerie ha trovato la sua ultima culla. Che possa questa nuova vita portare gioia e speranza infinita, Diamo tutti il nostro aiuto, abbracciamoci in fratellanza, non dimentichiamo l’accaduto.

Con gli occhi del cuore

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  di Miriam Grillo, classe I A Se ti guardo con gli occhi del cuore so che posso donarti tanto amore. So che posso abbattere tutte le barriere, vedere mezzo pieno il bicchiere perché siamo tutti uguali come gabbiani con meravigliose ali che volano  liberi in cielo senza difficoltà,  questa si chiama felicità. Dio ci ha insegnato pace, amore, unione in un’unica parola comprensione.      

"Chiara Ferragni: co-conduttrice a Sanremo 2023" di Beatrice Re (classe ID)

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 La settantatreesima edizione del Festival di Sanremo regala a tutti i fan che la seguono la straordinaria partecipazione dell'imprenditrice digitale e influencer di successo Chiara Ferragni, corteggiata da diversi anni dal conduttore Amadeus. Lei però non si sentiva pronta per affrontare il palco e ha rifiutato l'invito molte volte, ma quest'anno si è decisa e la sua presenza come co-conduttrice ha fatto conoscere a tutti Chiara Ferragni e cosa la rende speciale. Il suo compenso di 100mila euro l'ha interamente donato all'associazione "Donne in rete contro la violenza". Ha inaugurato la serata scendendo la famosissima scala di Sanremo con un abito nero firmato dallo stilista Dior, avvolta da una bellissima stola bianca con scritto “PENSATI LIBERA". Se devo essere sincera il secondo vestito che ha indossato non mi è piaciuto per niente, non era adatto alla serata del Festival, sembrava completamente nuda, ma lei lo ha introdotto dicendo che non era tr

Una realtà colorata

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  di Giulia Cafà e Daniele Antona, classe I A  Da più  anni il primo venerdì di febbraio si celebra la Giornata dei calzini spaiati per ricordare a tutti che la diversità fa parte della natura umana. Ebbene sì, la diversità esiste! Se fossimo tutti uguali che mondo sarebbe? Stesse idee, modi di fare identici, stessi pensieri. Insomma, se ci pensate bene, sarebbe una grande noia. Invece lo scopo di questa giornata è far capire a bambini e adulti che occorre accogliere chi è diverso da noi, chi magari non ha le nostre stesse abilità. Così giorno 3   siamo andati a scuola indossando calzini spaiati. Ne abbiamo appeso uno ad un lungo filo ed è stato bello vedere tanti calzini colorati tutti in fila proprio come le persone che popolano il mondo. Lo scopo di questa giornata è educare al rispetto del prossimo e per noi ragazzi anche al concetto di amicizia senza barriere , perché non è carino lasciare isolato qualcuno solo perché lo consideriamo diverso . Tutti lo siamo e nella nostra divers

Come fiori

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  DI MARTINA SCIANDRONE, CLASSE I A   SON SEDUTA NEL MIO BANCO E HO LUI AL MIO FIANCO: OCCHI VERDI, CAPELLI NERI, SORRISI GRANDI E SINCERI. MI PRENDE LA MANO CON AFFETTO E IL SUO GESTO MI PARE PERFETTO. IL SUO SGUARDO È ASSAI PROFONDO PERCHÉ S’IMMERGE NEL SUO MONDO, DOVE TUTTO È COLORATO COME FIORI IN UN BEL PRATO. ANCHE NOI SIAMO DIVERSI: MILLE COLORI NELL' UNIVERSO.  

La diversità è bellezza

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  di Martina Morinello, classe I A Se fossimo tutti uguali, che monotonia! Tutti in fila come formiche: stesso fisico, stessi pensieri. Invece si può essere diversi e divertenti distinti e differenti. Nella diversità c’è bellezza, c’è infinita ricchezza. Un tulipano non desidera   essere una rosa perché in giardino c’è spazio per ogni fiore,   per ogni cosa. Questo è il bello di ciò che Dio ci ha donato: tutto diverso ciò che ha creato.  

Giornata dei calzini spaiati

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                                                                                                                                          Un mondo a colori di Isabella Lauria, classe I A Mi guardo intorno  e vedo in bianco e nero  questo mondo. Penso tristemente:  lo gradirà la gente? Sembra tutto monotono tutto uguale, ma io cerco qualcosa di eccezionale. Poi incontro te, amico speciale, e mi accorgo che la diversità  è ciò in cui sperare. Con i tuoi sorrisi fai sparire le mie crisi. D'un tratto questo mondo in bianco e nero si colora di un bellissimo arcobaleno.