Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2022

Piccoli gesti d'amore

Immagine
  di Arturo Dall’Asta, classe I A Sta per arrivare Natale. È tempo di doni. Se potessi mettere sotto l’albero un dono speciale, metterei una giornata felice e spensierata per la mamma.   Dovrebbe essere un giorno tutto per lei, in cui stare con la famiglia, fare ciò che vuole, come guardare il mare, che a lei piace tanto, e fare lunghe passeggiate. Quel giorno avrebbe tempo per guardare i film natalizi e non dovrebbe andare a lavorare. Magari potremmo passarlo sulla neve che anch’io vorrei vedere. Dovrebbe essere un giorno speciale con tanti regali da spacchettare. Dovrebbe essere un giorno lungo e infinito in cui poter andare anche in aereo, perché, anche se ha un po’ paura, lo desidera tanto. Ogni giorno la mamma mi fa tanti regali, che non consistono in oggetti, ma in piccoli e grandi gesti d’amore. Siccome io sono ancora piccolo, non posso comprarle tante cose, quindi le farò anch’io piccoli gesti d’amore, che mamma gradirà molto di più.

Una grande scatola rossa

Immagine
  di Martina Sciandrone, classe I A Sono una ragazzina undicenne e conduco una vita serena, amo la mia famiglia e mi piace tanto stare in compagnia dei miei amici, con i quali mi diverto tantissimo. Mi piace passeggiare lungo le strade, che in questo periodo sono addobbate a festa. In città c’è una bellissima atmosfera natalizia, che mette gioia e serenità.   Passeggiando, mi viene in mente che dovrebbe essere così per tutti i bambini del mondo, ma non tutti hanno questo privilegio. Da quasi un anno, ogni giorno a pranzo, mentre papà guarda il telegiornale, non posso fare a meno di ascoltare le notizie che riguardano la guerra tra Russia e Ucraina. Le immagini sono strazianti: case distrutte e morti. La cosa più brutta è vedere bambini così piccoli e indifesi trovarsi di fronte ad un mostro così grande come la guerra. Tutto accade in Europa, in cui è arrivato l’inverno e un altro nemico da affrontare è il freddo. In realtà siamo in un periodo molto bello dell’anno, cioè il Natale. Si

Il regalo più bello

Immagine
  di Livia Oliveri, classe I A Il Natale è una festa magnifica e magica, durante la quale tutti siamo più buoni, le famiglie si riuniscono e avviene lo scambio di doni, che spesso sono materiali. Quest’anno ho intenzione di fare un regalo speciale che viene dal cuore. Inizialmente ho pensato ad un cellulare, poi ad un gioco di società, ad un viaggio e a molti altri doni, che in realtà possono fare tutti.   Un regalo per essere speciale non deve per forza costare tanto. Basta che sia fatta con amore. Ogni regalo, costoso o no, bello o brutto, se fatto col cuore, sarà sempre bellissimo. Ho pensato a lungo a chi fare un dono. Ho pensato anche che avrei potuto farlo a me stessa o ad un amico. Alla fine ho deciso   di farlo a mio fratello. Certo potrei regalargli un manga, una cover o altro, ma alla fine ho pensato che la cosa che lui desidera più di ogni altra è stare con me e trascorrere il tempo a giocare e scherzare. Quindi, per Natale ho intenzione di donargli il mio tempo e passare

"DALLA GRECIA AL PAKISTAN, DA PERSEFONE A SAMAN" di Giulia Pregadio (classe IIID)

Immagine
  Il significato del nome Saman deriva dal persiano "casa"; questo è il mio nome! In questo momento mi trovo in un posto dove nessuno vorrebbe stare, sotterrata e per tutti dispersa! Per fortuna, mio zio, dopo quasi un anno e dopo l’arresto di mio padre, ha deciso di aprire bocca e confessare. Sono stata meno fortunata di Persefone che venne rapita da Ade per farla sua moglie, ma trovò l’aiuto della madre, Demetra, che convinse gli Dei a raggiungere un compromesso. Persefone ottenne di restare per sei mesi a casa sulla terra assieme alla madre e per sei mesi insieme al marito non scelto. Mi viene difficile pensare che mia madre sia stata complice della mia scomparsa e che abbia permesso che qualcuno mi portasse via dalla mia casa, ma è la verità. Io avevo un fidanzato, Sabiq, che ho conosciuto sui social e che sono convinta mi ami tutt’ora. L’ho tenuto nascosto ai miei genitori per un lungo periodo, ma poi alla scoperta di quest’ultimo…volete proprio sapere la loro reaz

"MIRIAM MAKEBA, PERFETTA ARACNIDE" di Camilla Bonfiglio (classe ID)

Immagine
  Nell’antica Lidia, in Asia minore, vive  Aracne . L a sua abilità nel lavorare la lana è talmente ammirata   che tutti, perfino le ninfe del fiume e dei vigneti, si recano da lei per osservare come dalla spola e dal telaio prendono vita immagini superbe e dai colori vivaci. La popolana Aracne  inizia così a credersi più brava degli dèi ,  spingendosi oltre i suoi limiti di donna e di essere umano; pensa di   essere in grado di competere con Atena, anche lei famosa per la sua abilità di tessitrice. Presa dalla superbia, ha l'audacia di sfidare la stessa dea in una pubblica gara.   Quando la fama delle sue prodezze giunge alle orecchie di Atena, la dea si traveste da anziana per ammonirla e consigliarle di non perdere l’umiltà, rispettando i confini tra dèi e uomini . Per tutta risposta Aracne dice che se Atena non accetta la sfida è perchè non ha il coraggio di competere con lei. A quel punto Atena si rivela in tutta la sua grandezza e dichiara aperta la sfida.  Le due donne

"LA NASCITA DELL'ULIVO" di Gaetano Cellura (classe ID)

Immagine
  Ogni giorno al Tg vediamo scene tristissime di guerra e di persone e bambini che soffrono, solo perché alcuni uomini assetati di potere non riescono a mettersi d’accordo fra di loro, per motivi che io non riesco ancora a capire! Proprio come avviene nel mito che riguarda la nascita dell’ulivo, che racconta la rivalità tra due divinità dell’Olimpo molto potenti: Atena e Poseidone, in contrasto tra loro, desiderosi di essere la divinità protettrice di una città dell'Attica. In questo caso, però, il capriccio di due divinità ha portato all’umanità qualcosa di buono, cioè la nascita dell’ulivo, il dono che Atena fece al popolo dell’Attica, una pianta che donava benessere e pace a chi lo coltivava. E’ la pianta che più rappresenta i popoli del Mediterraneo. Poseidone invece creò col suo tridente il cavallo, un elegante animale che, però, gli fece perdere la disputa. Atena divenne quindi la dea di quella città, chiamata in suo onore Atene. E da quel giorno l’ulivo divenne sacro e sim

Noi piccoli scrittori di classe

Immagine
  di Isabella Lauria, classe I A Qualche settimana fa, durante una lezione d’italiano, la nostra professoressa ci ha proposto di partecipare ad un concorso, Scrittori di classe . Ero al settimo cielo e ho subito pensato che sarebbe stata una bellissima esperienza. Una lacrima di felicità è scesa sul mio viso. Sono cresciuta leggendo i racconti delle classi vincitrici del concorso ed ero così emozionata all’idea che finalmente partecipavo anch’io che un mio compagno mi ha dovuto urlare: “Isabella, calmati, stai per sentirti male!”. Mille domande mi frullavano in testa e ho iniziato ad alzare la mano ripetutamente: “Prof, prof, quando inizieremo? Come lavoreremo? Chi si occuperà delle illustrazioni? “ . Fortunatamente la nostra prof aveva già benissimo in mente come organizzare il lavoro e devo ammettere che noi alunni della I A siamo stati un’ottima squadra, attenta a tutte le indicazioni fornite. L’insegnante ci ha suddivisi in gruppi, ciascuno dei quali aveva un editor. Il suo compito

"MITICO NICHOLAS" di Giuseppe Vecchio (classe I D)

Ciao Nicholas, sono Giuseppe, un ragazzo di undici anni di Licata. Ti scrivo perché proprio in questi giorni mi sei venuto in mente, mentre studiavo il mito della rosa rossa di Adone ed Afrodite. Ti stai chiedendo a questo punto cosa c’entri tu con tutto ciò!? Adesso te lo spiego così potrai capire meglio! La tua breve vita potrebbe essere raccontata, infatti, come quella di un mito, dove però l’eroe sei tu, un bambino di sette anni, che una sera, in auto, dormiva sereno, coccolato dalle voci della sorellina, di mamma e papà, per poi “risvegliarsi” in altre sette persone. Tu, bellissimo e giovanissimo come Adone, con tanti sogni ancora da realizzare e tante esperienze da fare, sei stato vittima di un atroce agguato: quella pallottola ti ha colpito alla testa mentre eri in viaggio con la tua famiglia per trascorrere le vacanze in Sicilia, come il cinghiale si è avventato contro il giovane greco durante una battuta di caccia. Sei stato pianto da tutto il mondo, ma soprattutto dai tuo

"COME GLI ARGONAUTI" di Francesca Incorvaia (classe ID)

Immagine
Come gli Argonauti, un gruppo di cinquanta eroi imbarcati sulla nave Argo che li condurrà in terre ostili alla riconquista del Vello d’oro (una pelle di ariete che aveva il potere di curare ogni ferita), così mamme, giovani, bambini e uomini di qualsiasi età in cerca di un futuro migliore, ormai troppo spesso s’imbarcano in piccoli barconi che sono come tante Argo, capitanate da crudeli scafisti. Coraggiosi questi profughi, pronti ad affrontare viaggi ostili attraversano il Mediterraneo, sopportano freddo, violenza, fame e anche la morte, pur di raggiungere il Vello d’oro che curerebbe le loro ferite causate dalla guerra, dalla povertà, dalla schiavitù, dal lavoro minorile.   Mi ha colpito molto la storia di un ragazzo di appena quattordici anni affogato durante il passaggio nel Mediterraneo nella speranza di raggiungere le coste dell’Europa. Nella tasca del suo piumino è stata ritrovata la pagella con i suoi voti scritti in arabo e francese, per dimostrare le sue buone intenzioni ch