"VOGLIAMO LA NOSTRA PRIVACY!" di Giorgia Re (classe III F)
L’adolescente tende spesso a confidarsi con i propri coetanei riguardo alle cose che gli succedono, le esperienze vissute, le prime cotte, o ancora le celebrità che ammirano e i propri idoli. Questo perché con i genitori non ci si sente a proprio agio. Pure a me succede questa cosa, ai miei genitori non dico quasi niente, a meno che non siano cose essenziali o comunque quelle che non riguardino la mia vita privata.
Non so come mia madre faccia, ma le cose di cui non le parlo le viene a sapere comunque! Se invece tali informazioni le scopre ma non ha abbastanza dettagli, comincia a controllare il mio telefono. Molti dei genitori lo fanno. Io la ritengo una cosa sbagliata, perché non si lasciano adeguati spazi alla vita privata dei propri figli.
Voglio perciò porre una domanda a tutti i genitori che si sentono presi in causa:
-Perché dovete intromettervi nella nostra vita da adolescenti? Siamo in grado di affrontare le cose da soli. Stiamo crescendo, dobbiamo cavarcela!”
Va bene crescere protetti sotto le braccia dei genitori, ma fino ad un certo punto. Non dovete limitarci. Abbiamo anche noi le nostre emozioni, la nostra personalità, ma non mi pare giusto farle manovrare in questo modo da voi adulti.
Altra motivazione per cui lo ritengo ingiusto è che per noi adolescenti scrivere un messaggio potrebbe metterci in soggezione, perché sappiamo di essere controllati dai nostri genitori. Non abbiamo la libertà di confidarci mediante chat, solo dal vivo.
I litigi che si fanno, o i messaggi con cui ci si dichiara alla propria cotta si vorrebbe rimanessero segreti, ma a quanto pare è diventato difficile.
Alcuni potrebbero obiettare che controllare il telefono dei propri figli sia giusto, i genitori in questo caso.
La ritengono una cosa giusta perché vorrebbero mettersi nei panni dei loro figli, aiutarli (possibilmente) a superare le loro crisi, i momenti NO o i problemi che li affliggono, tipico degli adolescenti.
Vorrebbero dunque dare una mano, ma non capiscono che (la maggior parte delle volte) sono loro la causa dei nostri problemi.
Rimango perciò dell’idea che non dovrebbero controllare il telefono dei propri figli e se proprio vogliono essere a conoscenza di qualcosa basta chiedere, sta a noi prendere una decisione.
E per favore, lasciateci soli se siamo immersi nelle nostre crisi adolescenziali, chè se vi intromettete non fate altro che peggiorare la situazione!
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