23 MAGGIO 2022: GIORNATA PER LA LEGALITA' di Mario Greco (classe III F)
Il 23 maggio 1992 a Palermo c’è stato uno dei più grandi agguati mafiosi che ricordiamo ancora oggi, il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e alcuni agenti della scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifano sono stati uccisi dalla mafia a Capaci lungo l'autostrada che da Trapani porta a Palermo. Il tragico episodio purtroppo si è ripetuto dopo pochi giorni, il 19 luglio infatti in via D'Amelio sono stati uccisi Il giudice Paolo Borsellino e alcuni poliziotti della scorta, come Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi e Claudio Traina. La mafia si era convinta così che con la morte di questi uomini dello stato aveva vinto la sua guerra, ma in realtà la loro morte ha segnato solo l'inizio di una nuova era. Palermo dopo 30 anni si veste di abiti nuovi, colorati e pieni di speranza e per non dimenticare migliaia di giovani siamo stati alla manifestazione organizzata al Foro italico, gridando "No alla mafia". Ogni anno a Palermo si organizzano manifestazioni, convegni e cortei per ricordare il sacrificio di questi uomini, ma quest'anno in occasione del trentesimo anniversario, insieme al ministero dell' istruzione, è stata organizzata una manifestazione piú importante che ha visto coinvolti non solo i cittadini, ma anche le istituzioni. La mia scuola è stata invitata a partecipare, purtroppo però solo con una piccola rappresentanza di studenti ed insegnanti, infatti ieri io e alcuni ragazzi delle terze medie abbiamo rappresentato la nostra scuola e la nostra città, siamo partiti da Licata alle ore 7 per arrivare a Palermo e precisamente al Foro italico allestito di cartelloni e striscioni per accogliere i grandi uomini che ci rappresentano come il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro Luigi Di Maio, il ministro dell’ istruzione Patrizio Bianchi, il ministro della giustizia Marta Cartabia e tanti altri personaggi famosi. È stato emozionante vedere migliaia di giovani su un bellissimo prato verde, verde proprio come la speranza, la speranza di noi giovani di non ripetere più gli errori del passato. Tantissimi erano gli slogan, le frasi e i cori che hanno accolto soprattutto il nostro presidente della Repubblica, il quale ha pronunciato delle bellissime parole: "E’ compito delle istituzioni prevedere e agire per tempo senza attendere eventi drammatici, onorare la memoria dei servitori dello Stato che hanno pagato con la vita la tutela dei valori della Repubblica". Ecco, il 23 maggio non siamo stati tra i banchi di scuola ad ascoltare le lezioni di italiano o matematica, ma abbiamo ascoltato una grande lezione di vita, che ci servirà ad essere migliori e di esempio per le generazioni future. Dopo il pranzo ci siamo spostati in via Notarbartolo e precisamente sotto l'albero di Falcone dove comici e cantanti si sono esibiti, tra cui Paolo Belli, i Sansoni, Matteo Romano, Maika Ayane ma soprattutto il grande Gianni Morandi. Subito dopo le loro esibizioni un trombettista della polizia di stato ha suonato il silenzio in onore delle vittime, momento commovente che ha fatto palpitare i cuori di ognuno di noi soprattutto quando sono stati letti tutti i nomi delle vittime. Ciò ci ha colpito tantissimo trasmettendoci tanta tristezza per quanto accaduto, ma ci ha anche trasmesso tanta voglia di lottare contro ogni forma di violenza, e di credere nella giustizia perché nulla è impossibile, per questo sarà importante tramandare il ricordo di questa strage per non fare commettere a nessuno gli errori del passato. E come diceva lo stesso Falcone: "La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Spero solo che la fine della mafia non coincida con la fine dell'uomo". Noi giovani studenti, uomini e donne del futuro ci crediamo!!!
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