Vi
presentiamo la nostra Dirigente Rosaria Decaro
di Elisabetta Risplendente (classe III D)
Da quest’ anno scolastico 2022/2023 a dirigere l’Istituto Comprensivo
“Francesco Giorgio” sarà la Dirigente Rosaria Decaro. Io e la mia classe oggi
abbiamo avuto il piacere di conoscerla, l’abbiamo invitata infatti in classe e
lei ci ha gentilmente rilasciato un’intervista che riporto qui di seguito.
Alice.
Cara
preside, si descriva con tre aggettivi.
DS.
Sono
determinata, materna e miro sempre agli obiettivi e li raggiungo.
Gaia. Che
bambina era e quali erano i suoi sogni quando era piccola?
DS.
Ero
una bambina molto tranquilla. Fin da piccola l’insegnamento era il mio
obiettivo principale e mi ha sempre affascinata la scuola, in particolare il
contatto coi ragazzi.
Laura.
Quale
scuola media ha frequentato e che ricordo ha di quella scuola?
DS.
Ho
frequentato la “De Pasquali” nel corso “E”, situato in una parte della scuola ora
soprannominata “Catacombe”. La docente di lettere, la professoressa Sapio, già
dal primo anno iniziò a insegnarci latino e ci ripeteva spesso che la
grammatica è fondamentale. Infatti non ho mai avuto problemi con le lingue. Ho
dei bellissimi ricordi di questa scuola.
Lucrezia.
Che
differenza c’è secondo lei tra la scuola dei suoi tempi e quella di oggi?
DS.
Tra
la scuola dei miei tempi e quella di ora c’è molta differenza, soprattutto nel
rapporto fra insegnanti e alunni. La scuola cambia molto velocemente. I miei
figli si sono inseriti nell’ambiente scolastico in tempi diversi e tra il primo
e l’ultimo ho notato molto la differenza.
Arianna. Qual era
il suo metodo di studio?
DS.
Io
il pomeriggio pranzavo e poi mi mettevo subito a studiare. Il mio metodo era
leggere e ripetere tante volte. Mi piaceva anche studiare in compagnia perché
amo confrontarmi con gli altri. Cercavo di finire subito in compiti perché in
questo modo potevo tranquillamente dedicarmi ai miei hobby.
Vincenzo
C.
Cosa pensava della scuola quando aveva la nostra età?
DS.
Ho
sempre avuto un rapporto positivo con la scuola, mi è sempre piaciuto stare a
scuola. Quando ero piccola c’era una maestra che nel momento in cui si doveva
allontanare dava a me il compito di spiegare. Penso di avere avuto la vocazione
per la scuola fin da piccola.
Angela.
Qual
era la sua materia preferita e quale quella che non sopportava?
DS.
Le
mie materie preferite erano l’italiano e le lingue; non c’era una materia in
particolare che non sopportavo. M’incuriosivano tutte perché potevo imparare
cose nuove!
Giorgia
S. Noi
quest’anno sceglieremo in quale scuola superiore continuare i nostri studi.
Quale consiglio può darci?
DS.
Di
questi tempi siete molto agevolati per via delle giornate dell’orientamento in
cui gli istituti superiori vi presenteranno la loro offerta formativa e da lì
sarete in grado di capire quale sarà la scelta giusta per voi. Lasciatevi
guidare da ciò che vi piace fare, non fatevi condizionare dalle amicizie o dai
genitori e siate determinati.
Salvatore
C. Che
tipo di professoressa è stata?
DS.
Mi
approcciavo delicatamente ai miei alunni, però li abituavo subito a seguire le
regole. Inoltre ho avuto la fortuna di lavorare sia con adolescenti di scuola
media che con ragazzi delle superiori e i rapporti sono completamente diversi.
Alba.
C’è
un alunno che ricorda in modo particolare?
DS.
Di
alunni ne ricordo parecchi. I loro volti mi appaiono sempre, ma ricordo con immenso affetto quelli più fragili che si
accostavano alla scuola con timidezza.
Giorgia
L. Qual
è stata l’esperienza più gratificante nella sua carriera da insegnante?
DS.
L’esperienza
più gratificante della mia carriera da insegnante è stata riuscire a portare
gli alunni dell’istituto Enrico Fermi all’estero, in Irlanda. Era la prima
volta che accadeva e al loro arrivo lì ho provato una grande emozione.
Salvatore
I. Quando
si è sentita impotente come insegnante?
DS.
Mi
sono sentita impotente nel momento in cui non sono riuscita ad usare la
strategia adatta, soprattutto con i ragazzini difficili che spesso arrivavano
con delle storie particolari. Inizialmente non riuscivo a gestirli ma poi con
il tempo la soluzione si trovava.
Asia.
Quanti
figli ha e quale aggettivo userebbe per definirli con una parola?
DS.
Io
ho tre figli e sono tutti diversi fra loro. Il primo lo definirei
intraprendente, perché fa quello che vuole decidendo solo con la sua testa. La
seconda timida, ma determinata a raggiungere l’obiettivo e la terza è quella
che più si adatta, infatti la chiamo “ragazza flessibile”.
Calogero.
Che
tipo di mamma è?
DS.
Come
mamma tengo molto al rispetto delle regole che do ai miei figli, ma lascio
comunque loro la possibilità di divertirsi.
Ariel.
Qual
è il suo colore preferito?
DS.
Il
mio colore preferito è il rosso.
Federica.
Qual
è la sua canzone preferita?
DS.
Non
ho una canzone preferita, mi piacciono molto tutte le canzoni inglesi.
Giorgia
S. Le
piace viaggiare? Quali Paesi ha visitato?
DS.
Sì,
amo viaggiare. Ho visitato quasi tutta l’Europa e una mia prossima meta sarà
l’Australia.
Sofia.
Qual
è il suo piatto preferito?
DS.
Il
mio piatto preferito è senza dubbio la pasta, infatti la mangio ogni giorno.
Però mi piace molto anche la pizza.
Arianna.
Se
fosse un animale che animale sarebbe?
DS.
Se
fossi un animale sarei un uccello per poter volare e scoprire quanti più
possibili posti nuovi.
Flavio.
Come
mai ha deciso di diventare Dirigente Scolastico?
DS.
Ho
deciso di diventare Dirigente Scolastico perché non trovavo più stimoli nuovi e
volevo ampliare sempre di più le mie conoscenze e mettere a disposizione di
un’intera scuola tutto quello che sapevo.
Vincenzo
P. Cosa
ha provato nel momento in cui ha saputo che sarebbe diventata una Dirigente?
DS.
Ero
molto contenta; Ci sono sempre delle difficoltà da affrontare ma bisogna avere
ben chiari sempre i propri obiettivi.
Giulia.
Come
la fa sentire dirigere una scuola?
DS.
Mi
fa sentire molto vicina ai ragazzi ed è bello rendersi utile per loro.
Gemma.
Se
non fosse stata insegnante e poi dirigente quale lavoro avrebbe fatto?
DS.
Avrei
fatto un lavoro che mi potesse permettere di girare il mondo, come per esempio
l’interprete.
Roberta.
Cosa
pensa dell’Istituto Comprensivo Francesco Giorgio?
DS.
L’Istituto
Comprensivo Francesco Giorgio è un istituto che ho sempre amato. Inoltre
conoscevo già parecchi docenti che insegnano in questa scuola e gli alunni sono
molto preparati. E’ un’esperienza fondamentale per il mio curriculum.
Martina.
Quali
progetti ha per la nostra scuola?
DS.
Ho
molti progetti per la nostra scuola, progetti che la tengano viva. Punto sul
farla diventare una scuola innovativa. Voglio far uscire dalle classi gli
alunni.
Elisabetta.
Se
avesse una bacchetta magica come cambierebbe la scuola?
DS.
La
cambierei tantissimo a livello strutturale, per esempio creerei tanti nuovi
ambienti d’apprendimento. A livello istituzionale non cambierei niente, è già
stato fatto molto, basta solo scoprire ciò che è più adatto a voi, portarlo
avanti e condividere le scelte.
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