"UN ALBERO PER IL FUTURO" di Vincenzo Cavaleri (classe III D)
Si è svolta ieri nella mia scuola una giornata molto importante, un progetto che coinvolge tutte le città d’Italia. L'iniziativa si chiama “Un albero per il futuro” e referente per la nostra scuola è la professoressa Angela Damanti. Consiste nella duplicazione dei semi dell’albero di magnolia che cresce davanti la casa di Giovanni Falcone.
Fino ad ora già 900 istituti
scolastici hanno aderito all’iniziativa partecipando ad un concorso indetto in
memoria del giudice ucciso trent'anni fa a Capaci insieme agli uomini della sua scorta.
Ieri, durante questa cerimonia
che si è tenuto nel Plesso V.Greco, erano presenti, oltre alla nostra Dirigente
Rosaria Decaro, molte persone importanti e le forze dell'ordine della Guardia di Finanza e della Polizia, in particolare: il Tenente Colonnello Vincenzo
Castronovo, Comandante del Centro Anticrimine Natura CC Agrigento, il Brigadiere Bruno Fosso del Reparto CC
Biodiversità di Reggio Calabria, l’Appuntato Carmela Luccisano del Reparto CC
Biodiversità di Reggio Calabria, gli assessori del Comune di Licata Violetta
Callea e Tony Cosentino.
Hanno partecipato all’iniziativa
con vari lavori di approfondimento le classi quinte dei plessi Greco,
Parla e Peritore e tutte le classi della scuola superiore di primo grado
del plesso Greco. Tutta la scuola per l’occasione ha dedicato l’intera
settimana alla preparazione della cerimonia, svolgendo attività didattiche
volte alla riflessione su tematiche importanti e, purtroppo, ancora attuali
come la mafia e tutte le associazioni a delinquere.
La cerimonia si è aperta con le
note dell’Inno Nazionale di Mameli intonate da tutti i presenti, accompagnati
dai docenti di strumento musicale dell’Istituto Francesco Giorgio.
I bambini della scuola primaria poi,
alternandosi sul palco, hanno espresso i propri pensieri sul significato della
parola Mafia, mentre gli alunni della scuola media si sono soffermati sulle
figure dei giudici che hanno dedicato la vita alla lotta alla mafia e per
questo sono stati uccisi. Un grande albero di cartone realizzato dagli stessi alunni faceva da sfondo sul palco del
nostro auditorium e proprio sotto quest’albero, simbolo della lotta che
continua, io e i miei compagni della classe di strumento abbiamo voluto dare un
messaggio forte all’assemblea, accompagnando con pianoforte e chitarre una nostra compagna nel brano “Si può dare di
più”.
Alla fine della cerimonia ci
siamo spostati tutti all’esterno, nel giardino della scuola, e abbiamo
assistito alla procedura per la geolocalizzazione
dell’alberello e poi alla messa a dimora della piccola magnolia.
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