"ANGELO ROTTA: UN ANGELO DI NOME E DI FATTO!" di Cristel Di Paola (classe I D)
In questi giorni in classe abbiamo parlato di un argomento
importante, ma allo stesso tempo commovente : la Shoah, che in Italiano si
traduce con la parola sterminio. Durante la 2° guerra mondiale Hitler, un uomo tedesco che era al
comando della Germania, col consenso del suo popolo, decise di dare la colpa di
tutto quello che non andava agli ebrei.
Secondo me non è giusto che i tedeschi abbiano fatto ciò
perché le differenze di razza a parer mio non ci sono e non ci saranno mai. Tra
tanti uomini cattivi però ce n’erano tanti che si sono distinti nel bene, questi
alla fine della guerra sono stati insigniti dal tribunale dello Yad Vashem di
un titolo importantissimo, sono stati nominati Giusti tra le Nazioni. Erano non
ebrei che hanno rischiato la propria vita per salvare almeno un ebreo. Tanti di
loro erano italiani.
Uno tra questi era l’arcivescovo
milanese Angelo Rotta.
Nacque il 9 agosto 1872 a Milano e fu arcivescovo durante la
2° guerra mondiale, salvò più di mille ebrei procurando loro certificati di battesimo
"falsi" o passaporti per riuscire a salvarli facendoli sfuggire ai
nazisti. Una lettera di "protezione" salvava il portatore per due o
tre volte, ma alla quarta rischiavano di essere deportati nei campi di concentramento
ad Auschwitz in Germania. Procurò circa quindicimila carte di protezione dello
Stato della Città del Vaticano agli ebrei, alcuni di questi furono da lui
ospitati direttamente nella Nunziatura.
Per fortuna esistevano nel periodo della shoah tante persone
come lui che non discriminavano le razze, anzi rischiavano la vita per
salvarli.
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