"CALOGERO MARRONE: UN AGRIGENTINO TRA I GIUSTI" di Chiara Caci

 

Oggi 27 gennaio si celebra il Giorno della Memoria, ricorrenza voluta dal Parlamento Italiano per commemorare le vittime dell'Olocausto.

Nello stesso giorno del 1945, infatti, le truppe dell'Armata Rossa, durante la loro avanzata verso Berlino, arrivarono nella cittadina polacca di Oswiecim (Auschwitz) dove scoprirono il campo di sterminio, liberarono i pochi superstiti, rivelando al mondo l'orrore del genocidio. Nel Giorno della Memoria si ricordano anche i “Giusti tra le Nazioni”, tutti i non ebrei che, a rischio della propria vita, hanno salvato gli ebrei dalla Shoah. Tra questi vi voglio raccontare la storia di un siciliano (era di Favara) diventato  Capo dell'Ufficio Anagrafe del Comune di Varese. Si chiamava Calogero Marrone e durante il periodo fascista e l'occupazione nazista, rilasciò centinaia di documenti di identità falsi a ebrei e anti-fascisti che in quel periodo cercavano di attraversare il confine svizzero, permettendo loro di salvarsi dalle persecuzioni. Scoperto a causa di una segnalazione anonima, nonostante don Luigi Locatelli l'avesse avvisato dell'arrivo dei nazisti, non volle fuggire in Svizzera, per proteggere la sua famiglia, scegliendo così di andare incontro alla morte. Il 7 gennaio 1944 venne arrestato  dalla Guardia di Frontiera tedesca con le accuse di collaborazione con la Resistenza, favoreggiamento alla fuga degli ebrei, violazione dei doveri d’ufficio e torturato nel carcere di Varese, ma non rivelò nulla ai suoi carnefici. Fu anche incarcerato per alcuni mesi per aver rifiutato l'iscrizione al Partito nazionale fascista. Venne portato nel campo di concentramento di Dachau, dove morì di tifo il 15 febbraio 1945. 

A Varese, davanti all’Ufficio Anagrafe di Palazzo Estense, c’è una targa che lo ricorda. Il 19 febbraio 2005, a Biumo Inferiore, vicino Varese, è stata inaugurata una piazzetta a suo nome.

La storia del siciliano Calogero Marrone ci fa  capire e ricordare  cosa significhi essere coraggiosi ed umani e che  non bisogna  dimenticare mai questo momento drammatico del nostro passato di italiani ed europei, affinché eventi del genere non possano mai più accadere”. Inoltre devono essere d’aiuto per migliorare la mentalità di noi giovani, poiché alcuni ragazzi, ancora oggi, manifestano dei comportamenti razzisti e discriminano in base al colore della pelle, alla religione e al grado di ricchezza o di povertà. Quanta crudeltà l’uomo ha manifestato verso un altro uomo, eppure tutti gli uomini hanno pari dignità sociale, non deve esistere distinzione di razza, di sesso, lingua, religione. Purtroppo ogni giorno esistono tante piccole discriminazioni tra gli uomini. E’ giusto ricordare perché quello che è stato non debba ripetersi mai più.



 

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