"Ve lo racconto io il mito" di Camilla Bonfiglio (classe ID)
Un paio di mesi fa la mia professoressa di italiano, entrando in classe, ci ha parlato di un concorso. Il titolo era :”Ve lo racconto io il mito…”.
Lo ha spiegato un po' per farci capire esattamente di cosa
si trattasse. Non vi nego che a me l’idea è piaciuta subito. Pensare di poter
parlare di un mito classico e attualizzarlo in chiave moderna era proprio una
bella pista lavorativa. Una bella sfida culturale. E a me piacciono le sfide! Arrivata
a casa,
ho iniziato subito a metterci
mano. Ho cominciato leggendo vari miti e focalizzandomi sull’importanza del loro significato e sul messaggio che contenevano. Mi piacciono i miti. Poi mi sono
data alle ricerche. Certo, a ben vedere, il lavoro non era semplice da
sviluppare. Va bene il mito di Aracne, ma come potevo contestualizzarlo in chiave moderna? Quante
volte ho letto e riletto, per capire come dovevo muovermi.
Tempo fa, per un mio compleanno, una mia amica mi aveva
regalato un libro di favole della buona notte che parla di tante donne che si
sono fatte spazio in questo mondo. La mamma mi ha poi regalato l’intera
trilogia.
Leggendo uno di questi volumi ho trovato il personaggio
che faceva proprio al caso mio: Miriam Makeba. Si tratta di una famosa cantante
sudafricana, chiamata anche Mama Africa. Mi ha subito incuriosita: coraggiosa, non si è mai arresa di fronte alle difficoltà; esiliata, ha cercato e trovato successo all’estero,
diventando simbolo di libertà e giustizia e della lotta contro l’apartheid. E da lì è nato il mio titolo, visto in una chiave nuova.
Dopo qualche tempo, un pomeriggio mentre ero a ginnastica,
mi è arrivato un messaggio della mia prof di italiano che mi comunicava che il mio
racconto era stato scelto insieme a quelli di altri due miei compagni per essere pubblicato.
Felicità immensa, facevo fatica a crederci. Avevo scritto il
racconto impegnandomi, mettendoci passione, ma certo non potevo immaginare che
potesse essere selezionato il mio racconto. Quando poi ho visto il libro e l’ho
toccato con le mie mani, sfogliandolo, mi
sono resa conto che la mia esperienza si
era materializzata proprio in quelle pagine. E’ stato gratificante. Ero molto
contenta.
In conclusione posso affermare che è stata un’esperienza bella e formativa. La conoscenza stimola verso altra conoscenza, alimentando la passione per lo studio.
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