"LA SINFONIA DI DANTE: EMOZIONI IN POESIA E MUSICA" di Ines Profeta (classe II E)

 

Il 20 marzo 2023 è stata una giornata straordinaria che difficilmente potrò dimenticare. Io e i miei compagni, guidati dalla professoressa Nogara, abbiamo avuto l’opportunità di seguire una bellissima lezione di musica e poesia, realizzata dal prof. di pianoforte Alessandro De Salvo.

Dopo aver studiato Dante Alighieri, è stato molto interessante apprendere che uno straordinario compositore, pianista, direttore d’orchestra, Franz Liszt, affascinato dalla lettura della Divina Commedia, ha creato “un poema sinfonico”, raccontando con la musica il viaggio di Dante, che dall’Inferno, raggiunge il Paradiso e la visione di Dio.

La sinfonia Dante di Liszt, dedicata a Wagner, è uno dei capolavori dell’800. Liszt scelse di rappresentare gli episodi più significativi del poema dantesco attraverso i quali poter esprimere musicalmente l’eterna lotta tra il male e il bene. E’ incredibile come la musica può restituire e comunicare idee poetiche, esprimendo i significati profondi e grandi emozioni.

 Abbiamo ascoltato il movimento che descrive   i versi incisi sulla porta dell'inferno:

“Per me si va nella città dolente,
Per me si va nell'eterno dolore,
Per me si va tra la perduta gente.
[...]
Lasciate ogni speranza voi ch'entrate.”

Le note ci parlavano di quel luogo di eterna sofferenza, creato dalla giustizia divina per punire i peccatori. A quella musica, per un attimo, sensazioni di paura e angoscia ci hanno turbato.

 Abbiamo poi ascoltato il movimento che racconta il celebre episodio di Paolo e Francesca, nel  secondo girone dell’Inferno

Or incomincian le dolenti note
a farmisi sentire; or son venuto
là dove molto pianto mi percuote.

Io venni in loco d'ogne luce muto,
che mugghia come fa mar per tempesta,
se da contrari venti è combattuto.

La bufera infernal, che mai non resta,
mena li spirti con la sua rapina;
voltando e percotendo li molesta.”

 Il vento infernale era rappresentato dalle note di archi e flauti e dal suono dell’arpa e ancora dai clarinetti.

La nostra sensazione è stata quella di percepire, tramite la musica, la bufera infernale che, per la legge del contrappasso, Dante dice, tormenta e trascina in eterno le anime dei lussuriosi, come in vita, queste anime furono in preda alla passione di amore che li ha condotti alla morte..

E’ stata un’esperienza toccante e coinvolgente, dalla quale, grazie ai nostri insegnanti, abbiamo compreso che la musica e la poesia  costituiscono, veramente, potenti mezzi espressivi, capaci di parlare al corpo all’anima  e  di comunicare grandi emozioni.





 

 

 

 

Commenti

Post popolari in questo blog

"COSA C'E' DOPO LA MORTE?" di Camilla Bonfiglio (classe IID)

"INFERNO A LICATA" di Giuseppe Vecchio (03-06-11 classe IID)

"DELUSIONE" di Beatrice Silvia Re (classe IID)