"La ginnastica artistica" di Camilla Mariasole Bonfiglio (classe IID)

 Sin da piccola mi è sempre piaciuto praticare sport.                                            

Così, all’età di quattro anni, mamma e papà decisero di iscrivermi a danza. Ma, alla lunga, non mi convinse molto. Infatti, i demi plié e i passè, punta e tacco, su giù, non facevano proprio per me. Perciò, provai qualcos’altro.

Mamma, come ama sempre fare, iniziò ad informarsi. Venne a sapere che a Licata c’era un gruppo di ragazzi che facevano parte di un’associazione dell’ACROBATIC GROUP che facevano ginnastica artistica.  Così io e mia sorella, un po' per curiosità, decidemmo di provare.  E fu subito amore a prima vista o… a primo salto!

La ginnastica artistica è una disciplina divertente, ma va presa sul serio se vuoi praticarla.

 I nostri istruttori sono giovanissimi, ma molto seri e competenti. Prima di tutto vengono la puntualità, l’ordine e il rispetto. Ci vuole tantissimo impegno e costanza. Purtroppo con il Covid abbiamo dovuto sospendere tutto.

 La pandemia ci ha costretti a casa e poi ha limitato le nostre relazioni. Con la ripresa però non ricominciammo con la ginnastica artistica.  Per una questione di comodità abbiamo iniziato a fare balli caraibici, vicino casa nostra. Erano divertenti, corografie bellissime e movimentate, colorate e ancheggianti, costumi brillanti e scintillanti. Tutto molto bello, ma con il cuore e con la testa eravamo sempre alla ginnastica. Fatto il saggio, passata l’estate, giunse settembre. Eravamo indecise perché eravamo legate alla nostra istruttrice, ma l’idea di ritornare a fare ginnastica era troppo allettante.

Infine decidemmo di tornare di nuovo a fare ginnastica, tanto più che le due nostre più care amiche frequentavano proprio lì. Oltre a Marco, adesso, c’erano due nuovi istruttori: Rosario e Damiano .                                                                                    Ad oggi, pratico ancora ginnastica artistica. Vado agli allenamenti con entusiasmo, soprattutto quando ci stiamo per preparare per gare o stage.

Ogni tanto, con una nota di rammarico, penso ai due anni in cui non ho frequentato. Mia madre mi dice sempre che i risultati si ottengono con costanza, determinazione e metodicità. Se non avessi interrotto avrei potuto migliorarmi di più. Certo ho recuperato, ma lo stacco rimane un dato di fatto perché alcune mie coetanee ora sono ad un livello di preparazione diversa dalla mia. Ma ormai quel che è fatto è fatto!

L’importante è che ora sono ritornata e ho ripreso con gioia e ritrovata voglia di fare di più e sempre meglio.

Adoro il mio gruppo e spero di proseguire a lungo con il mio percorso. Non so, perché non ne sono certa, ma magari mettendoci impegno, serietà e costanza potrò raggiungere buoni livelli.



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