LABORATORIO DI SCRITTURA ( CLASSE I A )

 


Disegno di Alice Bonfissuto

 

 

Chi troppo vuole nulla stringe

Di Alice Bonfissuto e Margot Vella ( Classe I A)

 

In un giorno freddo uno strano coccodrillo a tre zampe vide un cane basso e tozzo, che, fermandolo, gli disse: “Sai non ho amici. Ti va di essere il mio?”. Il coccodrillo, furbo e interessato ad ottenere più vantaggi possibili da quell’amicizia, rispose: “Bene, saremo amici, ma solo se mi porterai tanto cibo. Ti do una settimana di tempo per procurartelo”. Il cane, ingenuo e desideroso di avere un amico, acconsentì all’accordo.  Ben presto però si rese conto che il coccodrillo non poteva essere affatto un buon amico se gli aveva fatto una simile richiesta. Dopo pochi giorni diede al coccodrillo il cibo tanto desiderato, ma avvelenato. L’amico lo mangiò tutto soddisfatto, ma dopo poco morì.  Chi troppo vuole nulla stringe.

 



Chi si accontenta gode

di Vitali Cristian e Carmelo Cuttaia ( Classe I A)

In una fattoria alcune galline vivevano dentro un grande recinto. Fuori dalla stalla c’era una mucca. Una gallina se ne stava lontano da tutte le altre e pensava quanto sarebbe stato bello essere un pesciolino. Chiese aiuto alla mucca, che la prese in giro. Così decise che, se non poteva essere un pesciolino, sarebbe rimasta gallina tutta la vita. Ritornò dal suo gruppo e iniziò a fare amicizia con tutti. Chi si accontenta gode.

 



                                                                Disegno di Alessia Mele

 

Amico mio cortese, secondo le entrate fai le spese

di Alessia Mele e Alessia Graci ( Classe I A )


Un polpo conduceva uno stile di vita semplice perché aveva deciso di mettere da parte i suoi soldi per poi in futuro vivere nel lusso. Un topo invece lavorava e spendeva tutto ciò che guadagnava per motivi superflui. Un giorno si ritrovò senza soldi e non riuscì ad acquistare neanche un pezzo di formaggio. Decise allora di chiedere aiuto al suo amico polpo.

“Amico mio potresti prestarmi un po’ dei tuoi soldi?”.

“E per quale motivo?”

Il topo rispose supplicando: “ Sto morendo di fame , non posso comprare nulla. Aiutami, per favore!”.

Il polpo rispose: “Amico mio cortese, secondo le entrate, fai le spese”.

 





Chi è causa del suo male pianga se stesso

di David Greco e Domenico De Caro ( Classe I A)

 

Una coccinella dispettosa disturbava continuamente le rane di uno stagno. Un giorno tirò un sasso ad una di esse.

“Smettila subito o te ne pentirai !”.

“Non mi farai nulla” le disse. E le tirò nuovamente un sasso.

Allora la rana, arrabbiata, se la mangiò. Chi è causa dei suoi mali pianga se stesso.

 

 


                                                          Disegno di   Davide Fontana

 

Il lupo perde il pelo ma non il vizio

di Davide Fontana e Calogero Sorprendente ( Classe I A)


In uno zoo viveva una zebra diversa dalle altre. Un’ape le gironzolava sempre intorno e un giorno, per farle un dispetto, la punse. La zebra, infastidita, si allontanò e andò a riposare. Appena si svegliò, vide l’ape in pericolo e pensò di aiutarla a condizione che non la importunasse più.

L’ape, irriconoscente, si lasciò salvare, ma dopo qualche giorno riprese ad infastidirla perché il lupo perde il pelo, ma non il vizio.

 





A caval donato non si guarda in bocca

 di Luca Russotto e Matteo Casano ( Classe I A )

 

Una stella marina decise di regalare un cappellino fatto con le sue mani ad un coccodrillo. Era tutto pieno di buchi e il coccodrillo notò i difetti e non lo volle. La stella marina insistette a lungo e il coccodrillo si arrabbiò.  L’animaletto decise allora di riprendersi il cappellino e non essere più una sua amica. A caval donato non si guarda in bocca.

 

 

 


                   


                                                            Disegno di  Giorgia Vincenti

 

Meglio soli che male accompagnati

di Giorgia Vincenti e Sophy Amato ( Classe I A )


Un cane randagio, in cerca di cibo, si perse nel bosco e incontrò per caso una volpe, che lo aiutò. Tra loro nacque subito una bella amicizia. Passò del tempo e il cibo nel bosco iniziò a scarseggiare. Un giorno il cane capì che la volpe, affamata, aveva in mente di mangiarlo. Decise allora di scappare e si allontanò dall’amica. La favola insegna che a volte è meglio stare soli che essere male accompagnati.



                                       

Chi fa da sé fa per tre

di Alice Callea, Sophie Costanza e Ginevra D’Orsi ( Classe I A )


In un bosco viveva una band, “Gli animali canterini”: formata da un coniglio, un lupo e un uccellino. Passavano il tempo cercando di creare una melodiosa canzone da presentare al concorso “Animal band”.

“ Io sono il più bravo, quindi vorrei cantare da solo” diceva l’uccellino.

Il coniglio non era d’accordo. “ Siamo tutti bravi. Dovremmo cantare assieme”.

Essendo in disaccordo non riuscirono a fare un bel lavoro e persero la gara.

“Certo” disse l’uccellino ”siete tutti una nullità”.

“Tu e il lupo avete stonato” rispose il coniglio.

Il lupo andò su tutte le furie e decise decise di mangiare i suoi amici.

Poi pensò che avrebbe suonato e cantato da solo e così fece, vincendo diversi concorsi.

Chi fa da sé fa per tre.

 

 

                                                         Disegno di Angelo Incorvaia

 

Chi disprezza compra

Angelo Incorvaia e Gabriele Marchese ( Classe I A )


Una giraffa e un pinguino vivevano in uno zoo. La giraffa passava il tempo a prendere in giro il pinguino: “ Guardati, sei così piccolo! E poi vivi in mezzo al ghiaccio e mangi pesce crudo. Poveraccio!”.

Il pinguino cercò di non prendersela e se ne andò. Passò un po’ di tempo e i due si videro di nuovo. Questa volta la giraffa iniziò a guardare il pinguino con occhi nuovi: “Non mi sono accorta di quanto sei carino. Hai occhi piccoli e tondi bellissimi”.

“Li avevo anche prima quando mi prendevi in giro” rispose il pinguino. E se ne andò.

Chi disprezza compra. 

 

 



   A mali estremi, estremi rimedi

 di Roberto Profeta e Domenico Grillo ( Classe I A )

 

Un giorno d’inverno le alci riposavano sotto i rami di un albero. Una di esse ad un tratto si svegliò sentendo un cinguettio molto fastidioso.

“Chi osa disturbare il mio sonno?”.

Un uccellino scese dall’albero e si scusò per aver svegliato l’animale, ma , salito sul ramo, ricominciò a cantare. L’alce, allora, si arrabbiò e afferrò l’uccellino, che non riuscì a scappare in tempo e lo mangiò. A mali estremi, estremi rimedi.

 



Dove hai passato l’estate passa l’inverno

di Foresta Ilaria e Greta Monachello ( Classe I A )


Una farfalla si godeva la vita volando da fiore in fiore.  Un giorno vide un orso grande e peloso.  Questo la seguì e vide dove abitava. Arrivò l’inverno e l’orso non aveva cibo perché fino ad allora  aveva fatto solo lunghe passeggiate. Così andò dalla farfalla a chiedere da mangiare.

“ Cosa hai fatto finora?”. Disse il piccolo animale.

“ Se non ti dispiace ho passeggiato!”.

“Bene, allora dove hai passato l’estate, passa l’inverno.


 

 



                                                                 Disegno di Giuseppe Vella

 

Se vuoi evitare problemi, non devi essere negligente

di Giuseppe Vella e Lorenzo Bonfissuto ( Classe I A )


Un giorno d’estate un pesce nuotava tranquillo nel suo laghetto, quando vide un gatto che si  avvicinava lungo la riva. Così lo chiamò e gli chiese: “ Amico, dove hai la tana?”.

Il gatto gli rispose: “ Non ho nessuna tana. Ne cercherò una in inverno”.

“Ma d’inverno morirai di freddo!”.

Il gatto, arrabbiato per le parole del pesce, se ne andò. Arrivato l’inverno, privo di una tana, il gatto morì.

Se vuoi evitare problemi, non devi essere negligente.

 

 

 

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