Suona la campana e tutti in silenzio.

 

 

                                    

     di Miriam Grillo ( Classe II A )


Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. In classe abbiamo affrontato il tema dedicando molto tempo alla riflessione personale, perché purtroppo negli ultimi anni i casi di femminicidio hanno preso sempre più spazio tra le notizie di cronaca. L’ultima, tristissima, riguarda Giulia Cecchettin, una ragazza giovanissima, che in questi giorni si sarebbe dovuta laureare, uccisa dal suo ex, che non accettava la fine della loro relazione. Questa storia ha scosso molto l’Italia e ha ricordato a tutti che ancora oggi l’uomo non coglie il valore della donna e la considera solo un oggetto in suo possesso. Mi ha colpito ascoltare dalla prof quanti esempi di forza e coraggio ci sono stati, invece, nel tempo da parte delle donne, come quello di Franca Viola, che ha avuto il coraggio di opporsi ad un matrimonio forzato e ha denunciato l’uomo che l’aveva violentata e voleva sposarla a tutti i costi. E sono rimasta sbalordita quando ho ascoltato i passi di grandi scrittori del passato che nella donna hanno individuato un errore di Dio. Nonostante negli anni le donne abbiano lottato molto per i propri diritti, ho capito che c’è ancora tanto da fare. Per questo pochi giorni fa, al suono della campana, alle 11:00 in punto, ci siamo alzati tutti in piedi e abbiamo fatto un lungo minuto di silenzio. Un minuto dedicato a Giulia, ma anche a tutte le altre vittime di femminicidio. Un minuto dedicato a tutti noi, sperando che Giulia sia l’ultima vittima e che l’uomo impari   cosa sia l’amore.

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