"USO E ABUSO: QUANDO LA TECNOLOGIA PUO' ACCORCIARE LE DISTANZE" di Flavio e Chloe Pandolfi (classi IID e IE)

Molto spesso ci capita di confrontarci con gli adulti sull’abuso che noi ragazzi facciamo della tecnologia. Ebbene questa ci ha salvato per la seconda volta dalla solitudine in questi terribili giorni.  Da Sabato 20 Licata sta affrontando un brutto momento, siamo chiusi in casa senza poter aprire nemmeno le finestre, dato il disastro ambientale e non solo che è stato perpetrato nella nostra città.

È brutto rivivere a distanza di anni l’essere di nuovo costretti a stare a casa, ed al contrario del covid dove potevi uscire per prendere una boccata d’aria e si dovevano evitate i luoghi chiusi, adesso è proprio lo stare all’aria aperta che fa male. Ma per fortuna abbiamo gli ausili tecnologici che ci permettono di poter stare in contatto con i nostri compagni, i prof,  di sentirci vicini anche se distanti con le persone con le quali condividiamo la nostra giornata nella normalità, di annoiarci il meno possibile stando a casa, perché una giornata è dura da passare quando si è costretti per cause di forze maggiori a dovere sottostare ad una situazione così triste. Per l’ennesima volta ci hanno privato della nostra quotidianità e libertà, fatta di cose semplici ma belle, però, pensandoci bene, questo può farci riflettere su come quello che ci sembra sempre scontato come l’andare a scuola in realtà non lo è, è invece un privilegio! 



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