"VENTISETTE GENNAIO" di Emanuele Mulè (classe IE)
Spesso penso che il 27 gennaio sia una giornata assai triste perché si ricorda un periodo terribile della storia: molte famiglie felici e spensierate furono private della propria vita. Le truppe tedesche infatti entrarono dentro le case dei poveri ebrei. Li misero dentro un treno e li trattarono "come degli animali" . Gli ebrei erano ignari di quello che poteva succedere, così arrivarono nella città polacca di Auschwitz, all'entrata di questo grande campo c'era scritto "il lavoro rende liberi". Loro si infilarono in fila indiana ,entrarono in una stanza dalle pareti nere. Un comandante rasò loro i capelli e gli diede un pigiama a righe e poi avevano un numero tatuato nel braccio sinistro. I deportati mangiavano pane e zuppa con cavoli o altre verdure. Anche i bambini passarono un periodo molto triste e vivevano esperienze molto dure, anche perché erano lontani dai loro genitori. Le truppe tedesche mettevano gli ebrei dentro i forni crematori, le vittime pensavano che fosse una semplice doccia, ma non lo era, infatti c'erano cumuli e cumuli di vestiti di ebrei morti. Vivevano una vita estrema a causa del freddo ed erano magri poiché mangiavano una sola volta al giorno o dormivano su basi di legno senza coperta . Entrarono in 426.000 persone e uscirono in 400! I superstiti furono liberati il 27 gennaio del 1945, per questo oggi il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria. Secondo me quello è stato il periodo più brutto della storia.
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