Laboratorio di scrittura

  Domani ci sarà il sole

                                                         

  di Alessia Mele, classe II A





Quella sera uscirono tutti da casa guardando sorpresi il cielo. C’era freddo, era febbraio.  Nel villaggio al confine tra Russia e Ucraina la famiglia Tras, di origine russa, stava cenando in casa al caldo del camino. Era riunita al completo: c’era papà Luis, mamma Elsa e le due figlie, Giuly e Gaia, di otto e dieci anni. C’erano anche i nonni materni, ucraini come le cuginette che erano lì con loro, Siria e Katia, due piccole bimbe senza più la mamma e con il papà lontano in guerra. Stavano per tagliare la torta, che avevano preparato di nascosto nel pomeriggio per fare una sorpresa ai grandi, quando le bimbe, fino ad allora sorridenti, si fermarono sorprese.

“Cosa sono questi bagliori che vengono da fuori?” disse Gaia.

Tutti andarono sul terrazzo ad osservare e le bambine videro qualcosa di incredibile che mai avevano visto prima di allora. Nel cielo si incrociavano scie luminose e sibilanti, che andavano in un senso, ma anche in quello opposto; si udivano forti scoppi e si vedevano grandi bagliori. A Katia venne in mente quando da piccola si spaventava dei temporali e la mamma le diceva di stare tranquilla. 

Non avere paura, vedrai che domani mattina ci sarà il sole.

Ricordando quelle parole Katia esclamò: “Questi non mi sembrano tuoni e fulmini!”.

Le bambine guardavano il cielo con stupore e meraviglia. Mamma Elsa, che in cuor suo tremava, cercò di rassicurarle, ma si sentì in dovere di spiegare alle piccole che quelli che vedevano erano i bagliori dei missili, che uomini cattivi lanciavano contro il nemico per distruggerlo. Le bimbe tremavano spaventate e ansiose.

“Andate a letto, pregate e chiedete al Signore di far finire questa guerra” disse col terrore nel cuore, ma mostrandosi serena.

Le bambine entrarono in casa e si misero tutte insieme nel lettone. Tenendosi per mano, cominciarono a pregare: “Signore, fa che il calore del sole possa scaldare i cuori e illuminare le menti degli uomini potenti”. Si addormentarono ripetendo questa frase.

 Al mattino furono svegliate da un forte bagliore, che entrava dalla finestra: non erano i missili in cielo, ma la luce di un sole splendente che annunciava magicamente la fine della guerra.

 

Commenti

Post popolari in questo blog

"COSA C'E' DOPO LA MORTE?" di Camilla Bonfiglio (classe IID)

"INFERNO A LICATA" di Giuseppe Vecchio (03-06-11 classe IID)

"DELUSIONE" di Beatrice Silvia Re (classe IID)