Il gatto col cappello e la zebra
di Simone Callea
Uno strano gatto, che si credeva
bello, andava in giro con un cappello in testa. Vide una zebra e, invidioso
delle sue righe bianche e nere, le disse: “Che bella zebra sei! Sei bella anche
se hai questi colori. Pensa quanto lo saresti di più se fossi fucsia!”. La
zebra, lusingata, rispose: “Dici davvero? Allora dipingi tu il mio pelo così
sarò ancora più bella”. Il gatto le colorò il pelo e, furbo, scappò. Quando le
altre zebre videro la compagna dipinta di fucsia, la presero in giro e la
lasciarono sola. Gli adulatori vivono a spese di chi gli dà retta.
Poesia
Un gatto col cappello
si credeva tanto bello.
Vide una zebra dal pelo bianco e nero.
Era bella per davvero!
Il gattino birichino aveva un piano
in mente
che di bello non aveva niente.
Fece all’animale tanti complimenti
e la zebra non poté fare altrimenti:
ascoltò il suo consiglio
di non restare bianca come un giglio
ma dipingere il suo pelo
e non lasciarlo bianco e nero.
Il gatto le fece un brutto tiro
e le altre zebre la presero in giro.
Così imparò a non aver fretta
a dare a tutti retta.

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