"SI CAMBIA TRENO" di Mario Greco (Classe IIIF)
La scuola media è stata per me come un viaggio, un viaggio perfetto quello che inizia una calda mattina di settembre, dove arrivi alla stazione un po' impaurito, non conosci bene il treno, lo vedi un po' vecchiotto, ma te ne hanno parlato bene, Non conosci nessuno dei passeggeri e nemmeno le guide turistiche che ti accompagneranno lungo tutto il viaggio. Ti devi solo fidare, fidare di loro che hanno viaggiato tanto, hanno studiato e possono insegnarti e farti scoprire un miliardo di cose nuove. Tu hai dietro solo un piccolo bagaglio con poche cose, piccole conoscenze e alcune anche superficiali, ma speri di arrivare a destinazione con un bagaglio più grande, pieno, stracolmo di tanta cultura che ti servirà per il tuo futuro. Oggi questo viaggio per noi del binario III F è arrivato quasi a destinazione, siamo quasi al capolinea e guardandomi intorno penso che noi siamo pronti per scendere dal treno, il nostro bagaglio qui si è completato, adesso dobbiamo prendere un nuovo treno, più lungo, quello che ci permetterà di completare il nostro percorso, facendoci scoprire altri luoghi lontani e facendoci diventare perfetti passeggeri. Per noi è giunta l'ora di lasciare il treno libero ad altri piccoli passeggeri che entreranno con le nostre stesse facce impaurite, ma dovranno solo fidarsi e collaborare per una perfetta riuscita del viaggio. In questo lungo viaggio durato tre anni tante sono state le difficoltà, abbiamo affrontato un'esperienza nuova, la pandemia, che non ci ha permesso di fare tutte le fermate che il treno aveva programmato per noi. Adesso che siamo arrivati al capolinea mi guardo intorno e penso a quanto mi mancheranno questi miei compagni d'avventura, ognuno di noi è stato un passeggero perfetto, con i nostri pregi e i nostri difetti, abbiamo lavorato tanto sfidandoci in una sana competizione per arrivare alla vetta più alta. Ogni passeggero ha lasciato un segno sul treno, sul cuore delle nostre guide, ma anche loro hanno lasciato un segno indelebile sul mio. Ogni passeggero è stato splendido in questa avventura. C'è Cari, quel passeggero che inizialmente sale pieno di bagagli, con molta paura addosso si siede sul posto accanto al finestrino, un po' impaurito, ma dopo dieci minuti finisce a parlare con tutti e farci ridere. C'è Ema, quel passeggero che inizia a parlare ai primi controlli e fino alla fine del viaggio continuerà a parlare senza fermarsi un solo secondo, farà ridere tutti a crepapelle poi puntualmente alla fine del viaggio si lamenterà perché le guide turistiche hanno rimproverato solo lui. C'è Mati, la passeggera che già prima di salire sa il suo posto, con chi deve sedersi, le canzoni che deve ascoltare, ciò che farà durante il viaggio, e terrà a bada tutti noi come se fosse nostra madre, poi ti assicurerà che tutto vada come già programmato. Ci sono le passeggere Giorgia e Giulia, quelle che salgono, salutano, parlano con tutti, ma poi fino all'ultima fermata continuano a parlare della bellissima schiacciata fatta nell'ultimo allenamento di pallavolo. C'è il passeggero Putro, il passeggero che sale, sta in disparte, ma nel treno se è quello giusto trova l'ambiente dove sentirsi adatto, sentirsi bene e soprattutto si diverte e fa divertire gli altri. Tra i passeggeri c'è un Grillo, irrequieto, salta qua e là e non rimarrà fermo fino all'ultima fermata. Poi i passeggeri Ale, Marco, Frisicaro che salgono sul treno, vogliono fare i duri, ma poi si sciolgono come neve al sole solo se gli permetti di parlare di calcio. Ancora ci sono i passeggeri Peppe, Alice, Francesca e HIlary, quei passeggeri con cui è difficile litigare, salgono sul treno e diventano subito amici di tutti. Infine trovi due passeggere opposte, Giulia V. e Clara, l'una timida, riservata, arrossisce solo se la saluti, l'altra estroversa, chiacchierona, riesce pure a far ridere e chiacchierare la più timida e timorosa delle passeggere. Naturalmente c'è chi ha reso tutto il viaggio ancora più interessante, le nostre guide turistiche che ci hanno fatto sognare attraverso i viaggi nel passato, da Dante a Ungaretti, dalla nascita dell'universo fino ai nostri giorni. Ci hanno fatto scoprire cosa c'è oltre l'oceano e insegnato quanto sia importante il valore della vita. Abbiamo apprezzato, ascoltato e suonato la musica classica. Adesso ad ognuno di noi spetta un grande applauso per tutto quello che abbiamo fatto e abbiamo dato in questo lungo viaggio, adesso dobbiamo prendere un
altro treno che ci porterà a diventare uomini e donne responsabili. Prendere il treno giusto è importante e io fino a oggi posso dire di averlo preso.
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