"UN VIAGGIO INASPETTATO" di Gaia Gibaldi (classe IIE)

 Un viaggio inaspettato

"Ragazzi devo darvi una bellissima notizia! Ricordate il concorso sull' intelligenza artificiale a cui avete partecipato? Avete vinto e sarete premiati a Verona il 27 novembre!" Ecco, queste frasi rimarranno per sempre nella mia memoria. Da quel giorno è iniziata la nostra avventura, mia e dei miei tre compagni. Eravamo entusiasti e contavamo i giorni alla partenza. Chissà come sarà la premiazione? Cosa ci daranno? Ma soprattutto come sarà il mio primo volo in aereo? Perché io prima di allora non ero mai salita su un aereo. Finalmente il giorno è arrivato. Devo dire che non ho dormito tutta la notte e alle 5:00 ero già alzata e pronta. Alle 6:15 siamo partiti e alle 10:30 siamo saliti in aereo. Che dire... ero tanto ansiosa, anche se cercavo di nascondere la mia paura. L'hostess spiegava come usare maschera e salvagente e la mia ansia cresceva sempre più! Accanto a me avevo la mia professoressa Amato. Guardandomi ha subito notato l'espressione sul mio viso: "Gaia, dammi la mano!" Beh, era bastato quel gesto per tranquillizzarmi, l'ansia era sparita ed il volo è stato stupendo. All'aeroporto abbiamo trovato un signore con un tablet con su scritto IC Francesco Giorgio che ci aspettava col suo taxi per portarci alla fiera. Era immensa, bellissima, c'era di tutto. Abbiamo persino salutato il Ministro dell'Istruzione Valditara. Siamo stati accolti calorosamente da tutti. Ma il momento più bello è stato quando ci hanno premiato. Siamo stati chiamati uno ad uno. "Gaia Garibaldi!" Ecco, avevano sbagliato il mio cognome! Ma questo è stato solo un dettaglio divertente. Che emozione ascoltare la motivazione per il premio e vedere il nostro racconto proiettato a caratteri cubitali sullo schermo gigante! Dopo la premiazione abbiamo girato tutti i padiglioni della fiera. E dopo tutti in albergo nelle nostre suite a riposare. La sera siamo stati in giro con la nostra prof e la nostra preside. Abbiamo visto l'arena di Verona e il famoso balconcino di Giulietta e Romeo. Abbiamo mangiato molti cibi deliziosi e comprato dei bei regali per le nostre famiglie, così da portare a casa un ricordo della nostra avventura. Il giorno dopo siamo rientrati a Licata. Anche se è stato un viaggio di soli due giorni è stato molto divertente e interessante, soprattutto perché con me c'erano i miei compagni a condividere questa esperienza.



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