"E' GIUSTO ASSEGNARE COMPITI PER IL WEEKEND?" di Chiara Santamaria e Gioacchino Casali (classe III C)
Siamo Chiara e Gioacchino, studenti di 14 anni, e come altri 8 milioni di studenti italiani (e altrettante mamme), sosteniamo che non debbano essere assegnati compiti durante il weekend.
Il 27 Maggio 1991 l’Italia ha ratificato con la legge 176 la convenzione sui diritti dei bambini e dell’infanzia di cui l’art.31 recita: ’’Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica’’ (comma 1).
Uno studio documentato a inizio Novecento dallo psicologo tedesco Georg Ellias Muller e Alfons Pilzecker, afferma che appena la nostra mente acquisisce informazioni nuove è fragile e suscettibile ad altre interferenze ed ha bisogno, quindi, di essere rafforzata. Nel 2000 Sergio della Sala e Nelson Cowan hanno ripreso gli studi del dott. Muller per sperimentare se una riduzione delle interferenze esterne possa essere utile per migliorare la memoria. Fecero quindi un esperimento riportando ai partecipanti con problemi neurologici liste di 15 parole, poi li divisero in 2 gruppi: il primo gruppo continuò a fare test cognitivi, il secondo fu mandato a riposare per 10 minuti in una stanza al buio. Il risultato era evidente: chi aveva riposato triplicava il numero di parole, raggiungendo gli standard di chi non aveva danni neurologici. Un altro test ha poi riconfermato il risultato. Questa volta fu raccontata una storia ai partecipanti e un’ora dopo si è domandato loro di rispondere ad alcune domande specifiche, chi non aveva riposato ricordava il 7% del racconto mentre chi aveva riposato il 79%.
La notizia riguarda non solo gli studenti, ma tutti noi: periodi di riposo possono aiutare la memoria.
Il riposo ha anche benefici psicofisici, infatti nel momento in cui il nostro corpo è nella fase di riposo, il suo assetto biochimico cambia; ad esempio il nostro cervello riesce, nella quiete, a concentrarsi su tutte quelle piccole e grandi azioni che richiedono calma, pazienza e silenzio. Non solo, durante il riposo avviene anche l’eliminazione delle tossine e la rigenerazione cellulare e dei tessuti, infatti, con le attività metaboliche rallentate i muscoli si rilassano e hanno modo di rigenerarsi riparando anche le microlesioni.
Oltre a questo i ragazzi hanno così modo di esercitare le proprie passioni senza la pressione, spesso estenuante dello studio. La scuola deve promuovere la conoscenza e la cultura, ma non è così quando i compiti provocano disagio, diventano dannosi e fanno odiare la scuola e la cultura. Oltre che stare chiusi in casa a studiare, è importante mantenere il contatto con la natura e respirare aria pulita, ne abbiamo tanta necessità, oggi più che mai.
Il weekend è anche un’occasione per passare del tempo con la famiglia. Anche la famiglia ha i propri diritti, perché deve potersi incontrare liberamente con i suoi componenti. È un’occasione per figli e genitori di confrontarsi, di uscire, di viaggiare, di visitare posti nuovi, musei, anche questa è cultura! I genitori durante la settimana sono molto impegnati con il lavoro e chi ha la fortuna di avere i genitori liberi nel weekend, non deve restare a casa per eseguire i compiti. La direttiva sull'orario di lavoro dell'Unione europea garantisce ai nostri genitori il diritto di trascorrere più tempo con la famiglia, ma se noi figli siano impegnati con i compiti, non riusciamo neanche a vederci.
Per i cristiani il sabato e la domenica sono giorni di riposo, da dedicare a Dio. La Domenica è un giorno di festa, e uno dei comandamenti dice di Santificare le feste. Nella Creazione, Dio il settimo giorno si riposò e per lo studente niente riposo?
La cultura è fatta di tanto altro non solo compiti. Lasciateci il tempo per incontrarci, per scoprire, per coltivare le nostre passioni. Dopo cinque giorni di studio abbiamo il diritto di staccare; la mente è stanca e ha bisogno di scaricare, altrimenti potrebbero insorgere problemi psicologici: ansia e stress. I professori ovviamente sono contrari, per loro i compiti servono allo studente per consolidare e accrescere le nostre abilità. Naturalmente sbagliato! Se non ci date da studiare nel weekend, vedrete alunni migliori che difficilmente riconoscerete. Insomma il riposo è il modo migliore per imparare senza appesantire la mente.
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