"La Festa dei Morti" di Chiara Caci (classe IID)

 

ll 2 novembre in Italia si celebra la Festa dei morti, la ricorrenza cattolica dedicata al ricordo dei cari defunti. Ogni regione ha le proprie tradizioni legate a questo giorno,così come anche il mio paese. Per tutti i bambini, e anche per quelli più grandi, il 2 novembre è un giorno caratteristico perché ricevono in regalo dei giochi, e anche  perché tutte le tavole si imbandiscono  con le classiche torte o dolci dei morti! Tra le tante ricordiamo u" cavaddruzzu"o la"pupa "di zucchero, la  “frutta di Martorana”,e  le “ ossa dei morti ”, biscotti croccanti dal guscio bianco in alto che ricordano le ossa. Mia nonna mi raccontava che era tradizione dedicare parte della propria giornata al ricordo di chi si è amato, ma che non è più in vita, ci si recava il mattino presto al cimitero, vestiti di nero per portare fiori e lumini e rimanere lì tutta la giornata. Oggi sembra che questa festa non sia più così sentita, c'è chi solo quel giorno si reca li in quel luogo santo, come se si dovesse andare ad una festa. Tutti vestiti eleganti con capelli sistemati e tutte ben truccate, sembra che vadano ad una sfilata di moda. La Festa dei morti ci ricorda quanto sia importante la commemorazione di chi non c'è più e quanto un legame nato in vita sia a tal punto potente da restare forte e solido anche con la morte. Secondo me è importante ricordare le persone che ci hanno lasciato, tutto l’anno e non solo in questa situazione, sarebbe ipocrita pregare per i nostri cari in un'occasione come questa se poi durante il resto dell'anno non è stato dedicato loro neanche un pensiero. Questo giorno è fatto per riflettere e nel mio cuore c'è tanta tristezza e malinconia perché ripenso ai bei momenti passati con la mia cara nonna, alle giornate trascorse a scherzare e a giocare con lei e, anche se adesso non c’è più, ho il suo ricordo impresso nella mente ,perché  se una persona ha fatto del bene durante la vita terrena sarà ricordata, altrimenti sarà dimenticata per sempre, ecco l’importanza della tomba che a parere di altri potrebbe sembrare solo un semplice elemento di ornamento, perché se l’anima  muore insieme al corpo a che serve la tomba? In realtà serve più ai vivi che ai morti che si recano lì per cercare conforto, credendo di andare  a trovare i propri cari  e non è necessario che il calendario ci ricordi questo giorno così importante per far sì che le persone che non si recano al cimitero tutto l’anno lo facciano in questo preciso istante per far vedere alla gente quanto bene vogliano ai propri cari portando fiori quanto più belli possibili, se in realtà non hanno provato un briciolo di amore neanche quanto il proprio caro era in vita figuriamoci dopo la morte. Io credo che si possa continuare a vivere nell’aldilà e che un giorno ci rincontreremo tutti lì e finalmente potrò tornare a riabbracciare mia nonna e anche mio zio che, anche se non l’ho conosciuto, sono sicurissima del fatto che sia stata la persona più gentile e solare di questo mondo e magari  potrei dire ad entrambi che voglio loro un mondo di bene. Se ci fosse la possibilità di aprire un arco temporale e ritornare indietro mi piacerebbe sistemare le cose e fermare il tempo e apprezzare di più i momenti trascorsi insieme a mia nonna e conoscere anche mio zio perché nella vita frenetica di tutti i giorni siamo portati a non apprezzare. Spero tanto con queste mie parole che ognuno di noi possa iniziare a vivere la vita attimo per attimo senza pensare troppo al domani. Carpe Diem perché la nostra vita è breve e molto spesso può bastare un semplice imprevisto a rovinare tutto e a mettere la vita a soqquadro, rovinare sogni aspettative e anche la tua visione sulla vita ,perché la vita non è tutta rose e fiori e ci sono sia giorni belli che brutti ma dobbiamo imparare ad apprezzare quei giorni belli perché se  iniziamo tutti a demoralizzarci tutto sarebbe più difficile, dobbiamo affrontare le situazioni difficili a testa alta ed essere orgogliose di noi anche per le cose più banali.

 


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