"Don Chisciotte della Mancia" di Carla Amato (classe IID)
Don Chisciotte della Mancia, squattrinato Hidalgo, era un grande sognatore, capace di guardare oltre quello che la realtà ci impone. Accompagnato dal suo scudiero Sancio Panza, Don Chisciotte è il simbolo dell'uomo moderno che lotta contro un mondo che non lascia spazio all'immaginazione, che annichilisce le aspirazioni insite nell'essere umano. Alonso Chesciano era un uomo spagnolo, più precisamente della Mancia, appassionato di storie di cavalieri senza macchia e senza paura! Però si appassiona talmente tanto a queste storie da uscire fuori di senno e diventa pazzo! Si convince che sarebbe dovuto diventare pure lui un cavaliere. Per prima cosa sceglie la dama, una piccola contadinella di un villaggio vicino, che ribattezza Dulcinea del Toboso, perchè è nel Toboso che era nata! Poi sceglie il cavallo, che chiama non a caso Ronzinante. Poi sceglie lo scudiero, ovvero il povero disgraziato di turno che dovrà sorbirsi tutte le scemenze che combinerà Alonso. Ed infine sceglie il nome adatto alla sua futura fama da cavaliere, e fu così che si chiamò Don Chisciotte. Questo cavaliere pazzerello si troverà a combattere contro un nemico immaginario, cioè i mulini a vento!
Questa celebre opera della letteratura mondiale fu scritta da Miguel de Cervantes, nato il 29 settembre del 1547 dall'unione di Rodrigo de Cervantes e Leonor de Cortinas, e morì il 22 aprile del 1616. L'idea del Don Chisciotte nacque tra le sbarre di una prigione. Cervantes passò dalla galera ben due volte tra il 1597 e il 1602 per diversi errori di conto eseguiti.
Sei un Don
Chisciotte quando sei consapevole che una certa cosa è irrealizzabile, impossibile,
ma lotti comunque con tutto te stesso, sapendo che le probabilità di riuscire a
fare quella determinata cosa sono pari a zero. Ancora a scuola non stiamo
trattando il Don Chisciotte di letteratura, ma ho scoperto quest'opera grazie al teatro. Sì,
perchè presto metteremo in scena, insieme alla nostra insegnante di teatro Luisa Biondi, un saggio
che tratta appunto del Don Chisciotte. Da un lato il Don Chisciotte mi ha fatto
riflettere: molte persone, ai giorni d'oggi, si arrendono subito senza nemmeno
provare a fare le cose, tanto come dicono loro "è impossibile". Invece no, io
prenderei esempio da Don Chisciotte, provarci, riprovarci, e provarci ancora,
poi se capisci che è davvero irrealizzabile, ti arrendi, ma fino all'ultimo
lottare, lottare, e lottare ancora. Non arrendetevi subito al primo colpo, e
riflettete di più su Don Chisciotte perchè, anche se è un'opera che ci fa ridere perchè il protagonista è un po' pazzerello, questo romanzo lancia un
bellissimo e profondissimo messaggio per tutti noi!
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