"IL CANE CHE SI MORDE LA CODA" di Camilla Bonfiglio (classe IID)

 L'uomo nel corso della sua storia si è sempre dimostrato curioso e sognatore, con voglia di imparare e mettere in pratica, con forza di spirito e dedizione per affrontare le avversità.

Poi c'è la natura, il nostro habitat. A contatto con essa abbiamo imparato a rispettarla e ascoltarla, ma soprattutto ad adattarci. Eravamo dipendenti dalla natura, ,a ben presto questa fase è finita ed è stata stravolta dall'uomo, così da passare a sfruttare e dominare la nostra terra.

Così con la bramosia di fare nuove scoperte e aprire nuovi orizzonti siamo arrivati a un punto più che critico e, a malincuore, credo che tra qualche anno diventerà un punto di non ritorno. Così già dai primi usi di sostanze tossiche, nocive è iniziata una vera e propria catena; come il domino, tassello dopo tassello che cade giù. Sino ad oggi! Al TG c'è sempre un servizio che parla dei disastri ambientali e dell'inquinamento causati dall'uomo. Ne stanno risentendo tutti gli esseri viventi: animali, piante, insetti, noi, IL NOSTRO PIANETA. Tutto a causa nostra.

Gli Stati sembra quasi abbiano i paraocchi e l'unica cosa che riescono a vedere è questo irresistibile desiderio di fare sempre di più, più soldi, più tutto. Ovviamente senza degnarsi di rispettare delle norme sostenibili, o almeno la maggioranza dei paesi fa così. C'è per fortuna una piccola parte che ancora ha speranza. Il resto è come se vedesse l'Agenda 2030 come un promemoria da posticipare. E nel frattempo tutto è avvelenato: aria, allevamenti, campi e coltivazioni, il pesce e anche alcuni laghi, fiumi e mari; elementi vitali.

Secondo me accade tutto questo, perché c'è una forte ignoranza e non curanza e altrettanta superficialità relative a questo argomento. La gente tende a rendere futile qualsiasi cosa ormai,  pensa solo a stravolgere la natura secondo i propri fini.

L'argomento ecologia in questo momento mi è molto caro, dato lo spiacevole quanto mai, grave incendio doloso, di cui, ahimè, è protagonista la mia città. Da sabato notte, un rogo di montagne di macerie di una discarica arde senza sosta a Licata. Solo oggi forse riusciranno a domare le fiamme. E’ assurdo e paradossale che una discarica, sequestrata perché pericolosa e in pieno centro abitato, non sia stata messa in sicurezza e oggi rappresenti un enorme pericolo per noi poveri cittadini! E’ proprio il caso di dire che è un cane che si morde la coda!



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