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Visualizzazione dei post da novembre, 2025

"BASTA POCO..." di Niccolò Bonomo (classe IIE)

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 C'era una volta un uomo povero, ma così povero che possedeva solo i vestiti che indossava. Quest'uomo,  però, era sempre contento e sorridente,  era molto simpatico e faceva divertire gli altri.  Se qualcuno aveva bisogno di aiuto,  era sempre pronto a dare una mano,  ma non voleva essere pagato perché credeva che la vera ricchezza fosse nell'aiutare gli altri. La sua casetta piccola e modesta  era sempre aperta a chiunque avesse bisogno di un pasto caldo o di un posto dove riposare.  Nonostante la sua povertà,  la sua tavola era sempre imbandita con ciò che la natura offriva: frutti di bosco, erbe aromatiche e a volte un pezzo di pane raffermo donato da qualche anima gentile.  Lui condivideva tutto con gioia convinto che la felicità si moltiplicasse nel momento in cui veniva condivisa. Un giorno l'uomo aveva aiutato una vecchietta a portare la borsa della spesa e la vecchietta lo aveva ringraziato con un sorriso. Lui aveva sentito il c...
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  Il cane e il pipistrello                                                       di Angelo Licata , classe I E                                      Un cane molto affamato una notte cominciò a girare per il bosco quando all’improvviso vide una grotta e, sentendo l’odore di un animale, vi entrò. Il cane vide in alto un pipistrello capovolto, all’ingiù, e gli disse: “Scendi, ti porto in un posto bellissimo” e il pipistrello rispose: “No, non mi fido di te”. Allora il cane disse: “Se scendi, ti porterò a mangiare a casa mia” e il pipistrello, che era affamato, scese dall’alto e si mise vicino al cane, che repentinamente lo mangiò. La morale della favola è che la calma è la virtù dei forti, infatti il cane ha avuto tanta pazienza ad aspettare il pi...

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     Il gatto col cappello e la zebra  di Simone Callea   Uno strano gatto, che si credeva bello, andava in giro con un cappello in testa. Vide una zebra e, invidioso delle sue righe bianche e nere, le disse: “Che bella zebra sei! Sei bella anche se hai questi colori. Pensa quanto lo saresti di più se fossi fucsia!”. La zebra, lusingata, rispose: “Dici davvero? Allora dipingi tu il mio pelo così sarò ancora più bella”. Il gatto le colorò il pelo e, furbo, scappò. Quando le altre zebre videro la compagna dipinta di fucsia, la presero in giro e la lasciarono sola. Gli adulatori vivono a spese di chi gli dà retta.   Poesia Un gatto col cappello si credeva tanto bello. Vide una zebra dal pelo bianco e nero.   Era bella per davvero! Il gattino birichino aveva un piano in mente che di bello non aveva niente. Fece all’animale tanti complimenti e la zebra non poté fare altrimenti: ascoltò il suo consiglio di non restare bianca come ...

"LA MIA FAMIGLIA IL MIO MONDO" di Flavio Felis (classe IIE)

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Era il giorno di San Patrizio, il 17 marzo. Ero sceso in cucina con il mio pigiama di colore verde, per non essere pizzicato dai folletti. Mi ritrovai davanti uno gnomo, con gilet e pantaloni verdi, cappello a punta e scarpe antiche nere. Aveva una barba arancione, con degli occhi azzurri e grandi. Quello gnomo mi chiese se, in cambio della mio famiglia, avrei accettato un’enorme villa ed un mucchio di soldi. Senza pensarci due volte, scelsi. Per spiegare la mia scelta facciamo due passi indietro…  Mi chiamo Flavio Felis, frequento la seconda media, mi reputo un ragazzo studioso e intelligente. La mia materia preferita è la storia, mi catapulta  indietro nel tempo, facendomi così scoprire un mondo a noi sconosciuto. Amo il mondo greco, adoro le divinità, gli eroi, le battaglie, le guerre, ma soprattutto le loro vittorie e le loro sconfitte. Spero un giorno di riuscire a trasmettere a tutti l'amore per questa materia. Mi immagino con i capelli biondi, i baffi pettinati all'insù...

"FONDO LIBRARIO ANTICO: LICATA AI TEMPI DELL'INQUISIZIONE" di Damiano Felis (classe IIE)

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  Mercoledì scorso è stata una giornata speciale per la classe II E. La nostra professoressa di storia ha organizzato per noi un incontro speciale, all'insegna della cultura e del sapere. Ci siamo recati al “Fondo Librario Antico”, in realtà abbiamo solamente attraversato il corridoio della nostra scuola. Fondato nel 1992, custodisce quasi 6000 preziosi volumi, risalenti al periodo compreso tra il XV e il  XIX secolo. Un luogo ricco di storia, dove sono catalogati anche libri risalenti al periodo della Controriforma e del Tribunale dell'Inquisizione. Questo periodo di repressione ha il suo simbolo nel Tribunale dell'Inquisizione che aveva l'obiettivo di spaventare la popolazione, punendo tutti coloro che non erano cristiani. Bastava solo segnalare in forma anonima un eretico e gli inquisitori arrestavano i malcapitati perché confessassero i loro crimini, anche attraverso le torture, pertanto la popolazione si ritrovò a non fidarsi più l’uno dell’altro. Solitamente erano...

"IO SONO ITALO" di Italo Cellura (classe IIE)

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Io sono Italo e ho dodici anni. Frequento la seconda media. I miei genitori mi dicono che ho una faccia bella, ma i miei compagni dicono che in testa ho "na scupitta", cioè una scopa solo perchè i miei capelli sono sempre arruffati, o come dico io "fluffy", ma io non mi offendo perchè so che scherzano e comunque a me piacciono così, morbidi e disordinati.  Mi piace andare a scuola perchè scherzo con i miei compagni, i miei "mbari", anche se a volte la trovo noiosa e faticosa. Finora sono sempre stato un buon scolaro anche se però quest'anno ho preso due note e quindi devo migliorare il mio comportamento soprattutto col prof di matematica. Quest'anno il mio prof di matematica sembra un personaggio da film horror: "il notezzaro", capace di mettere note alla velocità supersonica!  La cosa che mi piace di più è correre sui rollerblade, perchè mi danno sfogo e mi piace fare la discesa di casa mia con quelli, solo che la prima volta che l'h...

"A SCUOLA DI LABORATORIO CREATIVO" di Sara Masotta (classe ID)

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Oggi, come ogni anno,  ricorre la Giornata internazionale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, e la mia  classe, la  I D del plesso V. Greco, ha partecipato per la prima volta ad un laboratorio di scrittura!  È stata un’attività diversa dal solito, infatti abbiamo avuto modo di sperimentare un nuovo modo di lavorare a scuola, tutti insieme,  su un tema molto  importante come quello dei diritti dei bambini e degli adolescenti. La  professoressa ci ha parlato dei vari diritti: il diritto di andare a scuola, di essere ascoltati, di avere una famiglia che si prenda cura di noi, e anche quello  di poter giocare ed esprimerci liberamente. Abbiamo visto anche un video che  ha spiegato bene il Documento, adottato il 20 Novembre del1959 dall' ONU.   L'ora successiva abbiamo ascoltato la fiaba " Il piccolo principe", chi ad occhi chiusi, per provare ad immaginare le scene, attraverso le descrizioni, chi ad occhi aperti per vedere le illustrazion...

"IL NOSTRO GIOVEDI' ALL'APERTO" di Sabrina Bonfissuto (classe I B)

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    Il giovedì è, per noi licatesi, un giorno molto atteso, perché si tiene il mercato settimanale, dove si possono acquistare a buon prezzo i prodotti tipici della cucina siciliana. Per noi alunni della I B, che non possiamo recarci al mercato perché siamo impegnati a scuola, questo giorno è comunque diventato, da qualche settimana, il più gradito. Insieme alle nostre professoresse di Italiano e di Matematica, infatti, ci rechiamo nel cortile della scuola e svolgiamo ben due ore di lezione all’aperto. Al plesso Vincenzo Greco siamo davvero fortunati: la scuola ha una struttura moderna, con aule ampie e luminose, una palestra grande e ben attrezzata, ma soprattutto un cortile enorme che circonda tutto l’edificio. È proprio in questo spazio che, ogni giovedì, svolgiamo le nostre attività all’aperto insieme ai compagni più grandi della III B. Le nostre professoresse ci hanno invitati, durante una delle prime lezioni, a rispettare il silenzio per cogliere i suoni della nat...

"UNA CICATRICE CHE RACCONTA" di Gaia Gibaldi (classe IIIE)

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Ero in quinta elementare e mi trovavo al compleanno di una mia compagna di classe in una ludoteca. Mia madre era andata a prendere la mia giacca in macchina e insieme ai miei amici ho deciso di andare sul trampolino. Non l’avessi mai fatto! Tutto un tratto si ho sentito un “CRACK”: era il mio femore. Mi sono messa a urlare, singhiozzare, piangere. I miei amici mi hanno aiutato a sedermi nella scaletta del trampolino, le animatrici mi hanno detto che era solo uno strappo, mannaggia a me che le ho credute! Appena ho appoggiato il piede a terra sono saltata in aria. I miei compagni sono corsi a chiamare mia madre e, appena è arrivata, un signore l'ha aiutata a portarmi in macchina per andare subito in ospedale. Visto che non riuscivo a camminare mi hanno fatto salire su una sedia a rotelle e dopo vari controlli il dottore ha detto a mia madre: “Sua figlia ha una frattura multipla scomposta al femore” rimasi pietrificata.  Tutto questo per un trampolino?! Mi hanno fasciato la gamba e i...

"UN INCONTRO CHE MI HA CAMBIATO LA VITA" di Beatrice Zarbo (classe IIE)

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 Nella mia famiglia siamo quattro persone: i miei genitori, io ed il protagonista di questo articolo. E no, non sono io (come sempre), bensì mio fratello. Ma per parlarvi di lui dobbiamo fare un piccolo passo indietro, dobbiamo tornare al 9 marzo 2016 quando io, mio papà e le mie nonne siamo andati all'ospedale di Canicattì. Abbiamo atteso un bel po' dietro una porta, quando all'improvviso ho visto uscire su una barella  mia mamma. Mi sono avvicinata e avvolto tra le braccia di mia madre c'era un piccolo essere a me sconosciuto! Non appena l'ho visto mia mamma mi ha detto: "Questo è  Giuseppe, tuo fratello." Il che mi suonò strano. Ma dopo tre giorni che mia mamma e quell'essere strano erano all'ospedale, il quarto giorno me lo ritrovai a casa. Giocavo, ridevo e scherzavo con lui. Ma questo solo fino a cinque anni perché poi è iniziato il delirio, dunque ho capito che quell'incontro mi aveva non cambiato ma stravolto (nel vero senso della parol...

"SONO FELICE QUANDO..." di Damiano Felis (classe IIE)

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  La felicità è quell'emozione che mi prende dentro e mi fa battere il cuore fortissimo. Mi sento felice quando tra le mani ho l'oggetto più bello, la mia penna meravigliosa, con la quale incido su un foglio bianco ogni mio pensiero, componendo testi che mi trasportano in un mondo magico e astratto, dove ogni pensiero proviene dal profondo del mio cuore e racchiude le emozioni che sento in me. La mia felicità scaturisce anche dalla mia realizzazione nella vita professionale: da grande vorrei insegnare letteratura. Chiudendo gli occhi immagino di entrare in classe, con la mia borsa in pelle che custodisce il sapere appreso ogni giorno per trasmetterlo a tutti i miei futuri alunni. La mia gioia è andare a scuola, ogni giorno sento di aver imparato qualcosa di nuovo e di aver arricchito il mio bagaglio culturale. Per me  viaggiare è felicità, così facendo mi perdo tra culture diverse, storiche, artistiche, ma anche culinarie. Mi piace sperimentare in cucina nuovi sapori e odori. ...